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I difensori di Fiore e Castellino: “estranei ai disordini”. L’intercettazione del leader di FN: “Boccacci al soldo dei Servizi”

I difensori di Fiore e Castellino: "estranei ai disordini". L'intercettazione del leader di FN: "Boccacci al soldo dei Servizi"

Fiore e Castellino sono difesi da Taormina e Trisciuoglio. I due avvocati ribadiscono in sintonia l'estraneità degli assistiti ai fatti contestati

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“Assoluta estraneità agli addebiti contestati dalla Procura. In un procedimento viziato da radicale nullità”.

Così il difensore di fiducia di Roberto Fiore e Giuliano Castellino, Nicola Trisciuoglio. L’avvocato condivide la difesa di Fiore con l’avvocato Carlo Taormina. I due professionisti difendono il segretario di Forza Nuova arrestato dopo gli scontri di piazza di sabato a Roma terminati con l’occupazione della sede della Cgil da parte dei No Green pass insieme ad altri. E intanto, a gettare una nuova luce, inquietante, su quanto accaduto è una intercettazione di Roberto Fiore, storico leader di FN, risalente a qualche anno fa e ripubblicata dal Messaggero.

Inconsapevole di essere ascoltato dai carabinieri del Ros, il 26 settembre del 2014 Fiore si sfogava con un forzanovista:

“Casapound non esprime più, quello che esprimeva quattro anni fa. Se Maurizio Boccacci (capo di Militia Italia, big dell’estrema destra dei Castelli Romani, ndr) si muove, si muove perché si stanno muovendo tutta una serie di situazioni. E questa è roba di servizi. Questo è lo Stato. Sono i servizi, il fatto che Boccacci sia a busta paga, te lo possono confermare persone che…”.

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Parole pesanti, alla luce di quanto accaduto in piazza. Un movimento eterogeneo fatto di estrema destra, cani sciolti, “anarchici anti-Stato” di ogni colore. E pure, è la denuncia di molti No Green pass in rete in queste ore, movimenti sospetti di “provocatori”, magari “infiltrati” dello Stato tra i rivoltosi, a guidarne le azioni con il solo obiettivo di gettare discredito sulla protesta.

Le frasi di Fiore su Boccacci e la “geografia” disegnata dentro Forza Nuova potrebbe fornire una nuova chiave di lettura.

“Io so per storia che nel momento in cui tu rimani solo ti sfondano, e noi in questo momento non abbiamo ancora le difese per opporci…”, avvertiva Fiore.

Il sospetto degli inquirenti è che proprio questa annosa necessità di “non rimanere soli” abbia fatto convergere l’estrema destra verso un movimento di protesta popolare nato inizialmente senza colore politico.

Trisciuoglio: “Fiore estraneo”

“Ho incontrato questa mattina il Segretario Nazionale di Forza Nuova presso il Carcere di Poggioreale in attesa della udienza di convalida dell’arresto che sarà tenuta domani 14 ottobre 2021 al fine di una compiuta ricostruzione degli avvenimenti di sabato 9 ottobre a Roma” racconta l’avvocato di Fiore, Trisciuoglio.

“La logica ermeneutica delle immagini che ha identica valenza di quella del linguaggio indica una sola via maestra… l’estraneità di Fiore ad ogni addebito contestato… e la necessità di una seria ricerca della verità in ordine i gravi accadimenti verificatisi. Fiore serenamente e tranquillamente risponderà all’interrogatorio dei Magistrati, alle loro domande… nell’assoluta certezza che le verità in ordine agli accadimenti di sabato 9 ottobre a Roma nel corso della manifestazione No green pass a dispetto di una narrazione mediatica assai lontana dalla realtà, sono da ricercare e da appurare ben oltre e lontano dalla Sua posizione. Estranea ed avulsa dagli infondati addebiti. In un procedimento che si appalesa, peraltro, assai dubbio in relazione alla sua validità afferente non unicamente il profilo sostanziale ma particolarmente quello procedurale.

Per l’avvocato l’arresto di Fiore, “unico oppositore alla dittatura sanitaria e promotore dell’iniziativa giudiziaria a tutela dei lavoratori e dei loro salari” rientra in quadro più ampio.

“In piazza ha manifestato pacificamente con i docenti, gli operai, i lavoratori pubblici e privati che si sono rivolti a lui per essere difesi contro il potere che vuole sopprimere ogni forma di libertà e di dissenso e li affama con provvedimenti di sospensione del salario e di licenziamento. Non è un caso che sia Fiore il capro espiatorio della manifestazione del 9 ottobre. Nel mentre sono in corso le indagini presso le Procure della Repubblica di tutta Italia sulle querele presentate da Fiore contro la dittatura sanitaria e si stanno per svolgere le prime cause a tutela dei lavoratori dinanzi i Tribunali del Lavoro del Paese si è colpito il simbolo di questa ‘Rivoluzione’ giudiziaria che si rende garante dei diritti costituzionali della Repubblica.

Le docenti, i lavoratori, gli operai che da tutta Italia sono venute a manifestare speranzose nel dare sostegno alla sua lotta di uomo politico, intellettualmente onesto, non hanno visto alcuna azione violenta a danno di strutture o persone da parte di Fiore. Ancora una volta il potere manipola l’ampio e pacifico dissenso popolare all’illegittimità costituzionale del green pass. L’Italia è un paese democratico fondato sulla Costituzione quella che Fiore sta difendendo contro coloro che invece la stanno calpestando. C’è da chiedersi se siamo ancora in democrazia o piuttosto sotto un evidente potere dittatoriale”.

Taormina: “Con Fiore e Castellino abbiamo fondato ‘Italia libera'”

“Sto andando al carcere di Poggio Reale per incontrare Roberto Fiore, Giuliano Castellino, Biagio Passaro, Luigi Aronica e Salvatore Lubrano. Dobbiamo analizzare quello che è successo alla manifestazione di sabato a Roma per il No green pass in modo da mettere in condizione la magistratura di capire come in realtà siano andate le cose e dove siano le effettive responsabilità”.

“Domani, infatti, ci saranno gli interrogatori e tutti intendono rispondere al giudice e ai pubblici ministeri. Sarà quella la sede in cui produrremo ai magistrati le videoregistrazioni di tutta la manifestazione, da quando è cominciata a quando è finita. Il tecnicismo deve prevalere su ogni altra considerazione che potrebbe essere frutto di partigianeria o strumentalizzazione politica”.

“Io faccio l’avvocato, ho difeso mafiosi, colletti bianchi corrotti. La mia è una professione. Poi al processo si vedrà chi è veramente colpevole”. Taormina, ex parlamentare di Forza Italia, ora è vicino a loro politicamente: “Insieme a Fiore e a Castellino faccio parte di un’organizzazione, ‘Italia libera’, che è una sorta di governo di liberazione nazionale per le riforme dello Stato. E certo non si tratta di un’organizzazione di sinistra”.
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