Il 31 gennaio 2023 la giunta regionale d’Abruzzo approva l’avviso per la selezione di proposte progettuali volte alla realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile nelle aree industriali dismesse. In campo 25 milioni di euro rientranti tra le misure del PNRR.
Hydrogen Valley. Da qui si parte con un collegamento ideale tra Australia e Italia – in Abruzzo in particolare – passando per il Canada. Infinite Green Energy (IGE) sta sviluppando, grazie anche ad alcuni brevetti di processo proprietari, diversi progetti per la produzione di idrogeno verde a livello globale. “L’obiettivo dell’iniziativa denominata Arrowsmith Italy (VPGH2) è quello di realizzare un impianto di produzione di idrogeno rinnovabile in Valle Peligna, e in particolare nel Comune di Corfinio, in Abruzzo” spiega Rocco La Rovere, General Manager di IGE Italia.
I lavori dell’Hydrogen Valley sono partiti a gennaio 2024
Sono 222 i milioni stanziati per installare nell’ex stabilimento Coca-Cola di Corfinio un elettrolizzatore PEM da 30 MW. Apparecchio che verrà alimentato da un impianto fotovoltaico da 45 MW e da un parco eolico da 72 MW, entrambi co-localizzati e di nuova costruzione. Si stima che la produzione di H2 sarà di circa 12,5 tonnellate al giorno. Tra le aziende maggiormente interessate c’è la ETEX, multinazionale belga attiva nella produzione di materiale per l’edilizia che ha uno stabilimento proprio a Corfinio e che ha già avviato un percorso di transizione energetica prevedendo di installare bruciatori al 100% hydrogen ready.
La ETEX potrebbe acquisire fino all’80% della produzione di idrogeno (la corporation australiana sta studiando come commercializzare anche l’ossigeno) del nuovo impianto di IGE, che verrebbe consegnato via pipeline considerando la vicinanza dei due siti (meno di 400 m). Il 20% della produzione di H2 sarà destinato a decarbonizzare le attività di trasporto pesante presenti nella zona. Da tenere presente che il futuro hub di Corfinio sorgerà in prossimità del passaggio della Linea Adriatica, la nuova pipeline progettata da Snam che sarà completamente hydrogen ready. Ciò costituirà un potenziale e ulteriore sbocco commerciale per l’idrogeno prodotto da IGE Italia in Abruzzo.
I primi 5 MW di fotovoltaico entreranno in funzione nella seconda metà del 2024, mentre il ‘first hydrogen’ verrà prodotto entro fine 2025. Nel corso del 2027, poi, entrerà in funzione anche il nuovo parco eolico, e la produzione di H2 nel corso di quell’anno potrà arrivare a pieno regime.
Dei fondi del PNRR la IGE però non percepirà un euro in quanto non è rientrata nel bando della Regione.
A prendere i fondi, però, è stata l’azienda pubblica ARAP che realizzerà la fabbrica di idrogeno all’ex Cotir di Vasto. Insieme ad ARAP entrano in gioco – grazie al finanziamento da 25 milioni di euro – anche Konia S.r.l e BlueSolar Rosciano S.r.l. Il progetto è denominato H2Arap2030, previsto all’interno dell’area Ex-Cotir nel Comune di Vasto. Pertanto oltre alla realizzazione del suddetto impianto, per una capacità di produzione di 5Mw, è previsto il recupero di tutta l’area di circa 22.000 Mq che insiste in prossimità del casello autostradale di Vasto nord. I tempi per la realizzazione sono dettati dai decreti di attuazione del PNRR e quindi la scadenza ultima ad oggi resta quella del 31/12/2026.
La Regione Abruzzo e il mancato finanziamento dei due treni a idrogeno
La Regione Abruzzo, utilizzando i fondi nazionali, avrebbe dovuto finanziare anche l’acquisto di due treni ad idrogeno verde. Treni realizzati dalla Alstom. Alla pubblicazione del bando per fare della Sulmona-L’Aquila-Terni una linea ferroviaria completamente a idrogeno, non sono seguiti i fatti e il progetto è stato definanziato dal ministero. Il progetto prevedeva anche un impianto di produzione e distribuzione.
La ricerca avanzata dell’Hydrogen Valley
Parallelamente si muove anche il mondo della ricerca avanzata: l’università dell’Aquila sta sperimentando un motore ibrido a idrogeno e metano destinato a far muovere i mezzi di TUA.