Green pass, in arrivo l'obbligo per ristoranti e metro. Per le zone fondamentali i ricoveri
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La cabina di regia e il consiglio dei ministri di domani si annunciano infuocati. Il governo è sostanzialmente spaccato. Il Pd e Roberto Speranza premono per interventi incisivi. La destra è più permissiva.

Dunque, nel tavolo di domani se ne uscirebbe con un compromesso che prevederebbe un doppio uso del Green Pass. Il primo, valido da inizio agosto per tutti gli eventi non essenziali. Il secondo, da settembre, esteso ai trasporti. Quanto all’obbligo di vaccinazione per il personale scolastico, si deciderà entro dieci giorni. In tempo per capire se sarà raggiunta la soglia del 93% di immunizzati. E, soprattutto, se alcune regioni ridurranno l’attuale quota di 30-35% di non vaccinati.

Doppio Green Pass

Il Green Pass dovrebbe entrare in vigore a inizio agosto. Il problema, però, è quello di dare il tempo ai non vaccinati di non restare esclusi da alcuni servizi essenziali, come i trasporti. È possibile che venga varato un primo uso del Green Pass per agosto, con regole dure per eventi e ristoranti al chiuso. Poi un secondo Green Pass per settembre, più restrittivo, che vieti o limiti ogni tipo di trasporto a chi non è vaccinato. Dando il tempo a chi non si è adeguato di farlo entro agosto.

Bar e trasporti

I nodi che dividono la maggioranza sono due. Il primo riguarda l’eventuale divieto per chi accede a un bar senza essere vaccinato. Una delle opzioni di compromesso è quella di imporre il Green Pass soltanto a chi vuole ordinare seduto e al chiuso, lasciando libera la consumazione in piedi al bancone. Nei ristoranti il limite varrà per chi non mangia all’aperto. Per i trasporti pubblici locali, il problema del controllo del Green Pass è evidente: si potrebbe comunque decidere di prevedere l’obbligo, ma da settembre. Contraria, per ora, la destra.

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Stadi pieni

Grandi eventi senza limiti di spettatori se tutti hanno il Green Pass e la mascherina. È una delle possibilità che si stanno valutando. C’è un protocollo, non ancora approvato, nel quale si prevede che sopra le 2 mila persone al chiuso e le 5 mila all’aperto si possono riempire arene e stadi al 25%.

Green pass dopo due dosi

Oggi il Green Pass viene riconosciuto a chi ha fatto un tampone nelle ultime 48 ore, a chi ha avuto la malattia nei 6 mesi precedenti e a chi ha fatto la prima dose del vaccino da almeno 15 giorni. Questo il punto critico, visto che ormai è stato chiarito che una somministrazione non protegge dalla variante Delta. Si pensa di copiare il green pass europeo che viene rilasciato a 15 giorni dalla seconda dose. Ci sono però circa 9 milioni di italiani in attesa del richiamo.

Secondo Figliuolo le scorte bastano

Il governo, quindi, può imporre limiti se non riesce a garantire le dosi a chi vuole mettersi in regola. A dirlo è il generale Figliuolo ai vertici dell’esecutivo. E questo perché ad agosto le dosi abbonderanno, anche per il calo di prenotazioni di prime dosi.

Scuola, vicini all’obbligo

Il governo aspetterà una decina di giorni prima di decidere se procedere con l’obbligo vaccinale per il personale scolastico. Per adesso, ha ricevuto almeno una dose l’85% dei dipendenti della scuola. Si punta ad arrivare al 93-94%. E, soprattutto, non si tollereranno regioni con una copertura tra il 60 e il 70%.

Colori e ricoveri

Venerdì nessuna regione finirà in giallo, anche se almeno quattro avranno un’incidenza sopra i 50 casi settimanali per 100 mila abitanti. La regola cambierà prima. Diventeranno fondamentali i ricoveri. Per il ministero vanno fissati limiti di occupazione dei letti sotto i quali si resta comunque in bianco anche con incidenza da giallo. Sarebbero il 5% per le terapie intensive e il 10% per i reparti medici, ma le Regioni vorrebbero raddoppiare i valori.

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