Tra pochi giorni la camera di consiglio della Commissione contenziosa presieduta da Caliendo deciderà sulla decurtazione degli assegni dei vitalizi. A farne parte una nutrita schiera di senatori.
Ci sono nomi eccellenti come Simone Pillon della Lega ed Elvira Evangelista dei Movimento 5 Stelle. Ma anche due membri “laici”, sempre indicati dalla presidente Casellati: l’avvocato Alessandro Mattoni e una persona che il capo di gabinetto della Casellati, Nitto Palma, conosce bene: ossia l’ex magistrato Cesare Martellino che è relatore dei 772 ricorsi sui vitalizi presentati a Palazzo Madama. A presiedere l’organismo di giustizia interna di Palazzo Madama è proprio l’amico stretto del Presidente del Senato, Giacomo Caliendo.
La delibera
La delibera, come spiega Il Fatto, prevede che dal 1° gennaio 2019 i vitalizi sono rideterminati moltiplicando il montante contributivo individuale di ciascun ex senatore per un coefficiente di trasformazione correlato all’età anagrafica. Ci sono, però, meccanismi che scongiurano tagli troppo drastici e che evitano l’aumento di assegni già assai alti. Per questo i 78 ex senatori sono sul piede di guerra.
I nomi
Franco Bassanini, Alfredo Biondi, Emanuele Macaluso, Nicola Mancino, Beppe Pisanu, Clemente Mastella manterranno un vitalizio mensile lordo pari a 10.631,34 euro. Poi ci sono, alla soglia dei 10mila, Anna Finocchiaro e Achille Occhetto seguiti da Franco Marini e Roberto Castelli (9.512,25).
I condannati
Mantengono lo stesso trattamento anche alcuni ex senatori che hanno ancora un conto aperto con la giustizia: a Luigi Grillo che in passato ha patteggiato una condanna per episodi corruttivi legati all’Expo di Milano tocca un vitalizio mensile di 10.382,6; ad Antonio D’Alì, a processo per concorso in associazione mafiosa vanno 9.201,40 euro. Ancora. Carlo Giovanardi su cui pende una richiesta di autorizzazione all’uso delle intercettazioni per l’inchiesta Aemilia continuerà a intascarne 9.387,91. Infine Ottaviano Del Turco condannato in via definitiva a 3 anni e 11 mesi con un vitalizio che scende a 5.507,72 euro contro i 6.590,19 precedenti.
Quelli che stringono la cinghia
Tra gli 830 vitalizi ricalcolati c’è anche quello dell’ex sindaco di Catania Enzo Bianco con un assegno che scende da circa 8 mila euro a 6.171. Goffredo Bettini si accontenterà di 3.960 euro così come Mariapia Garavaglia che passerà da 9.200 a 4.150. Sacrifici per Pietro Ichino che per il ricalcolo contributivo passa da 4.352 a 2.668. A dieta anche Linda Lanzillotta (la moglie di Bassanini scende da 3.200 a 1.787), Nicola Latorre (6.200 oggi ricalcolati a 4.065), Luigi Manconi (4.725 oggi a 2.532). Alessandra Mussolini ha buoni motivi per essere nera: il suo assegno scende da 9mila euro a 5.200. Francesco Rutelli si è visto tagliare l’assegno da 9.500 euro a 7.780. Nitto Palma, infine, avrà un vitalizio che da 6.200 euro al mese passerà a 5.400.