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Giustizia, processo civile: sconti sulle tasse per chi utilizza la mediazione

Giustizia, processo civile: sconti sulle tasse per chi utilizza la mediazione

La riforma della Giustizia voluta dal ministro Cartabia introduce importanti novità soprattutto per chi opta per la risoluzione consensuale

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In totale sono ventiquattro gli emendamenti firmati Marta Cartabia che riscrivono il futuro del processo civile. Sono arrivati ieri al Senato. Si tratta della prima scommessa della Guardasigilli rispetto alla promessa fatta all’Europa di tagliare la durata dei dibattimenti civili del 40% nei prossimi cinque anni.

“L’obiettivo – spiega il ministro Cartabia parlando della riforma – è rendere più immediata e sicura la risposta di giustizia nei tribunali e, aspetto tutt’altro che secondario, stimolare una cultura della ricomposizione consensuale dei conflitti, contrastando gli eccessi di litigiosità. Per questo si valorizzano con importanti incentivi fiscali gli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie”.

Insomma, l’obiettivo è evitare di arrivare in aula, di giungere al processo, ma cercare di anticipare la risoluzione della controversia con strumenti di conciliazione. “Il suo spirito risiede nell’idea di un processo agile, all’insegna della collaborazione tra le parti, i difensori e il giudice”. Con un duplice obiettivo, “tutelare i bisogni quotidiani dei cittadini oltre che quelli degli operatori economici” aggiunge il minbistro.

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I 24 emendamenti 

I 24 emendamenti giunti al Senato, e che integrano il disegno di legge dell’ex Guardasigilli Alfonso Bonafede, sono il frutto del gruppo di lavoro istituito da Cartabia. Al vertice Paolo Luiso, ordinario di diritto processuale civile all’università di Pisa, e Filippo Danovi, il vice capo dell’ufficio legislativo di via Arenula. Il 2 luglio arriveranno i sub emendamenti dei senatori. Partirà l’esame della commissione Giustizia. Per la fine del mese si andrà in aula per il primo e decisivo passaggio parlamentare.

Alla Camera, però, il processo penale rallenta e slitterà l’arrivo in aula previsto per il 28 giugno.

Mentre in commissione Giustizia sarà ascoltato Giorgio Lattanzi, l’ex presidente della Consulta che ha presieduto il gruppo di lavoro sul penale, da cui Cartabia trarrà le proposte di modifica.

La mediazione 

Tornando al processo civile la parola chiave è: “mediazione”. È uno dei punti su cui la Guardasigilli Cartabia punta di più. Vuol dire favorire una “cultura della ricomposizione”, nello spirito di non affollare i tribunali, ma risolvere le controversie in anticipo. Per rendere appetibile la soluzione c’è un potente incentivo, ovvero la possibilità di scalare le spese dalle tasse. Si valorizzano, dunque, forme di giustizia alternativa, proprio come Cartabia vorrebbe fare anche nel penale. La mediazione dovrebbe essere volontaria.

Dal primo grado alla Cassazione 

Accanto alla mediazione saranno potenziati i ricorsi sia alla negoziazione assistita, sia all’arbitrato. La prima verrà estesa anche alle controversie di lavoro e a quelle sull’affidamento e il mantenimento dei figli nati fuori del matrimonio.

Per i processi che giungono in udienza parte una forte semplificazione, sin dal primo grado, dove i contendenti dovranno anticipare subito le richieste di prove in modo da consentire al giudice di andare a sua volta in decisione nel più breve tempo possibile.

Tra le novità del processo di primo grado ci sarà anche l’ordinanza immediata di accoglimento o di rigetto.

Mentre in appello sarà più difficile sospendere l’efficacia della sentenza di primo grado. Verranno semplificati i riti in Cassazione. Non ci sarà più la “sezione filtro”, ma tutte le sezioni potranno esercitare a loro volta un filtro. Verranno ridotte le decisione con pubblica udienza. 

Sopratutto il giudice potrà chiedere il rinvio pregiudiziale in Cassazione. Cioè potrà investire direttamente la Corte per ottenere una valutazione vincolante per questioni di diritto nuove e di particolare importanza, che presentino gravi difficoltà interpretative, e soprattutto abbiano un carattere seriale, cioè tali da ripresentarsi in numerose controversie.

Il tribunale della famiglia 

La famiglia vedrà decollare un rito unitario al posto dell’attuale frammentazione in tanti riti differenti. Il giudice potrà anche emanare provvedimenti diversi rispetto alle richieste delle parti per la tutela dei figli minori. Ci saranno maggiori tutele e garanzie nei casi di violenza familiare e domestica. Quanto ai divorzi sarà possibile presentare la domanda anche nel giudizio di separazione.

Processi di lavoro 

Sarà cancellato il doppio binario creato dalla legge Fornero, e ci sarà un unico procedimento per i licenziamenti, con la previsione di una corsia preferenziale per le richieste di reintegro nel posto del lavoro. 

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