Rivoluzione civile denuncia i fatti alla Digos
«Intorno alle ore 12 sono stato contattato da una dipendente dell’Azienda Speciale Multiservizi “Chieti Solidale” che riferiva di aver ricevuto una lettera che le era stata recapitata con mittente tale Giuseppe Ialacci, componente del CdA della suddetta azienda». Così inizia il racconto su facebook di Riccardo Di Gregorio consigliere comunale di Chieti di Rivoluzione civile. «All’interno della busta recapitata, Giuseppe Ialacci invitava, con un biglietto scritto in corsivo e prestampato, a valutare la possibilità di sostenere il candidato alla Camera dei Deputati per il Partito “Intesa Popolare”, Bruno Di Paolo. All’invito – continua Di Gregorio – era spillato un biglietto da visita riportante la sigla e logo dell’azienda “Chieti Solidale” con il nome di Giuseppe Ialacci e il recapito telefonico dello stesso. Inutile dire che la busta conteneva, altresì, un fac-simile della scheda elettorale riportante il simbolo del Partito “Intesa Popolare” con indicazioni di voto e con la foto del candidato Bruno Di Paolo».
Un fatto gravissimo e Di Gregorio è convinto che «la stessa lettera è stata recapitata a molti altri dipendenti (suppongo tutti a questo punto) e la Direzione dell’Azienda ne è stata messa al corrente». Il fatto è di una gravità inaudita, afferma sempre Di Gregorio, ed utilizzare la carica in un’azienda pubblica, municipalizzata, per dare indicazioni di voto è illegale. Pertanto chiederemo che venga rimosso immediatamente dalla sua carica. Questo metodo, clientelare, di fare politica affonda le sue ragioni nel passato e specula sui bisogni dei lavoratori e delle fasce più deboli della popolazione. Tutto quanto detto viene esercitato in barba ai presunti buoni intendimenti del candidato Bruno Di Paolo. Se il buongiorno si vede dal mattino martedì sarà una brutta giornata se dovesse venire eletto».