Scatta, dunque, il Whistleblowing per gli avvocati che potranno segnalare comportamenti o atti illeciti di magistrati, ufficiali giudiziari, pm e cancellieri.
Come riferisce la Legge per tutti, se il giudice non fa uscire la sentenza nei tempi previsti oppure ritarda l’inizio di una udienza, può essere denunciato dalla difesa. Il tutto è contenuto nel testo della riforma in cui si specifica che gli avvocati potranno denunciare giudici e cancellieri in anonimo, come i pubblici dipendenti possono avvalersi del portare dell’Anac (l’Autorità nazionale anticorruzione) per segnalare condotte illecite nell’ambito della PA pur conservando una serie di tutele per evitare ritorsioni del soggetto “segnalato”. “Il sistema dell’Anac per la segnalazione di condotte illecite è indirizzato al whistleblower, inteso come dipendente pubblico che intende segnalare illeciti di interesse generale e non di interesse individuale, di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, in base a quanto previsto dall’art. 54 bis del d.lgs. n. 165/2001 così come modificato dalla legge 30 novembre 2017, n. 179.” Grazie all’utilizzo di un protocollo di crittografia che garantisce il trasferimento di dati riservati, il codice identificativo univoco ottenuto a seguito della segnalazione registrata su questo portale consente al segnalante di “dialogare” con Anac in modo anonimo e spersonalizzato.
Ora, la nuova disciplina a cui sta lavorando il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, approderà presto in Consiglio dei Ministri (probabilmente in via d’urgenza) propone di allargare la tutela anche alle segnalazioni provenienti dal mondo dell’avvocatura su illeciti penali, disciplinari e contabili commessi da magistrati, funzionari di cancelleria e dal personale Unep, l’ufficio notifiche.
Oggetto di denuncia anonima all’autorità non saranno, quindi, solo gli illeciti penali. Come scrive Il Sole 24, la riforma introduce un meccanismo di segnalazione molto simile a quello oggi già esistente nell’ambito della PA, tuttavia concentrato sull’esercizio non indipendente della funzione da parte dei magistrati. “Un’area nettamente più ampia di quella riservata ai soli fatti illeciti. In questo caso, il destinatario delle segnalazioni sarà il solo capo dell’ufficio, vista la incerta rilevanza disciplinare dei fatti che potranno essere segnalati. Starà a lui valutare la fondatezza della notizia e trasmettere gli esiti degli accertamenti compiuti al consiglio giudiziario.”
Insomma, ogni volta che il giudice arriva con un’ora di ritardo all’udienza o trova qualsiasi scusa pur di allungare i tempi della procedura potrà essere segnalato. E non solo il giudice. Anche il cancelliere che non è mai presente al suo posto o il pubblico ministero che non deposita tempestivamente gli atti d’indagine o, ancora, l’ufficiale giudiziario che avvisa il debitore qualche giorno prima dell’imminente accesso per il pignoramento presso il negozio fingendo di non aver trovato il destinatario di un atto da notificare a mani facendo così scadere i termini. Da oggi ci saranno spie e controllori degli operatori di giustizia, per evitare che questi, abusando del proprio potere, non compiano gli atti del proprio ufficio.