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In che modo gli stati europei aiutano gli utenti a rendere sempre più sicuro il loro modo di giocare? In che modo li supportano? Come proteggono i minori dai rischi legati a internet e in particolare all’accesso all’azzardo?

Sono queste le domande che si è posta l’EGBA, l’European Gaming and Betting Association, che ha provato a darsi alcune domande attraverso una ricerca molto accurata sul gioco sicuro. 

Lo studio ha messo in luce che oltre 18 Stati membri dell’Unione Europea rendono obbligatorio per gli operatori impostare un limite di tempo di giocata. E soprattutto dei limiti di deposito. Molto diffusi sono anche gli strumenti di autoesclusione, offerti per adesso da appena 16 Stati membri. Gli ultimi a dotarsi di questo strumento sono stati la Repubblica Ceca, i Paesi Bassi e la Slovenia.

Le misure per i giocatori

In Italia, ad esempio, sono tantissime le misure e gli strumenti messi a disposizione per aiutare i giocatori a sviluppare una modalità di gioco sempre più responsabile. Sono attivi molti numeri verdi. Ad esempio per supporto a comportamenti patologici o dipendenze legate alle attività ludiche. Ma sono soprattutto disponibili sui migliori casino online italiani dei dispositivi attraverso i quali bloccare il proprio account o chiedere aiuto. Solo per fare alcuni esempi possiamo citare anche qui il RUA, il Registro Unico delle Auto-esclusioni, oppure le app di messaggistica che si reggono sull’Intelligenza Artificiale, capaci di stimolare l’utente quando si accorgono di un comportamento di gioco particolarmente problematico.

Tutela dei minori

Stesso discorso per la tutela dei minori: in questo caso sono 17 i Paesi (un numero in crescita rispetto agli ultimi anni: +5 dal 2018) che hanno previsto un obbligo di esporre un segnale di divieto di gioco d’azzardo ai minori in tutte le pubblicità legate al gambling. Inoltre in 12 Stati è vietato inviare pubblicità a distanza relative ai giochi a tutti coloro che si sono autoesclusi dalle piattaforme di gambling mentre in 11 Paesi gli operatori devono fornire linee di assistenza e centri specializzati per il gioco problematico ai loro utenti. 

“Accogliamo con favore i progressi compiuti nel rafforzamento delle norme sulla protezione dei consumatori negli Stati membri dell’UE – spiega Maarten Haijer, Segretario Generale EGBA –  In diverse aree, i principi normativi stanno convergendo, ma c’è una crescente frammentazione nel modo in cui le regole vengono implementate e questo crea una complicata mappa di conformità e applicazione per i regolatori e gli operatori del gioco europei, mentre evidentemente non va a vantaggio del consumatore. Un quadro normativo più standardizzato andrebbe sicuramente a vantaggio di tutti”.

Il costante cammino del gioco responsabile insomma non conosce veramente freno. 

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