Persino il governatore della regione Abruzzo, dopo aver appreso la notizia, ha lasciato i trattati di economia mondiale e si è dedicato alla promozione del suo territorio. Che l’Abruzzo potesse essere messa in una classifica e promossa a terreno fertile per pensionati e over ’70 era alquanto scontato. Ma non, evidentemente, da tutti.
Persino il governatore della regione Abruzzo, dopo aver appreso la notizia, ha lasciato i trattati di economia mondiale e si è dedicato alla promozione del suo territorio. Che l’Abruzzo potesse essere messa in una classifica e promossa a terreno fertile per pensionati e over ’70 era alquanto scontato. Ma non, evidentemente, da tutti.
L’Abruzzo uno dei 21 posti al mondo per rilassarsi
La grande notizia è stata diffusa dal First Annual Retire Overseas Index che ha stilato la lista dei luoghi dove passare il resto della propria vita una volta pensionati. Perfetto. Che c’è da esultare quindi? L’Abruzzo, sostanzialmente, è stata definita una regione dormitorio. E politici e illustri sconosciuti su giornali e social network esternano la propria felicità per la notizia. Ma de che? Ma c’è da essere felici a immaginare orde di pensionati invadere la regione “verde petrolio d’europa”?
Le virtù
I punti presi a riferimento per la stilatura di tale report sono stati: tasse, ambiente, salute, beni immobili, clima. È tutto un ridere. Certo Barrea è un bel luogo dove adagiarsi e aspettare la fine dei giorni. È tutto perfetto e bello. Sono convinto. Le tasse basse? Certo, non c’è lavoro e le aziende chiudono. Ambiente? Certo, appena si cerca di fare qualcosa che vada aldilà della coltivazione delle patate truppe di ecologisti si armano di fucili vegetariani e minacciano guerra di polpette al seitan. La salute? Certo gli unici a lavorare sono i pastori. I beni immobili? Certo, abbandonati dai residenti per scappare all’estero. Il clima? Può inquinare una cacca di pecora?
di Fuggite da Qui