La nuova ondata di proteste degli allevatori francesi è ripartita qualche giorno fa. A farne le spese, questa volta, i cittadini e il simbolo del turismo transalpino: Mont Saint-Michel.
Le ragioni sempre le stesse: prezzi troppo bassi di carne e latte. Gli allevatori hanno invaso la Normandia e bloccata la viabilità della A13. Vicino al monastero è stato riversato letame e sono stati parcheggiati automezzi sulla strada.
Almeno per ora, non c’è stato nessun dialogo:“Vogliamo un ministro sul campo”, hanno urlato i manifestanti.
Insomma, per il presidente socialista della Francia, non c’è pace. Dopo le proteste dei tassisti per la vicenda Uber arrivano quelle degli allevatori contro la politica dei prezzi al ribasso della grande distribuzione. François Hollande ha promesso “misure straordinarie” per il settore agroalimentare.
Il clima, dopo i blocchi stradali con trattori e mucche, resta teso. Il letame è stato portato a Rouen, Evreux e Quimper, ma anche a Lascaux, un sito turistico con migliaia di visitatori ogni anno.
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