Francesco Carbone: “Vi svelo i legami tra magistratura, politica e mafia”
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Cosa accade quando un cittadino decide di sfidare il sistema e denunciare pubblicamente le anomalie della giustizia italiana?

Francesco Carbone: “Vi svelo i legami tra magistratura, politica e mafia”. È quello che sta cercando di fare Francesco Carbone, presidente dell’Associazione Governo del Popolo APS, che da anni si batte per portare alla luce presunti legami tra magistratura, politica e criminalità organizzata.

Le sue affermazioni sono dirompenti e mettono in discussione la credibilità di alcuni apparati dello Stato. Carbone denuncia di essere stato vittima di una vera e propria persecuzione giudiziaria, culminata in un procedimento presso il Tribunale di Velletri, dove ha presentato una richiesta di ricusazione nei confronti del giudice Fabrizio Basei, accusandolo di aver violato il suo diritto alla difesa e di aver ignorato prove decisive.

Un processo con molte ombre

Secondo Carbone, durante il procedimento a suo carico sarebbero state insabbiate prove fondamentali, tra cui video e registrazioni audio che dimostrerebbero non solo la sua innocenza, ma anche le responsabilità di alti funzionari della Digos e della magistratura. Un vero e proprio sabotaggio, sostiene, orchestrato per impedirgli di portare avanti le sue battaglie legali contro quello che definisce un “sistema criminale” radicato dentro lo Stato.

Il caso si collega anche a eventi ancora più inquietanti: Carbone fa riferimento all’Informativa Caronte, un dossier legato all’inchiesta Mafia-Appalti, seguita da Giovanni Falcone prima della sua morte e poi assegnata a Paolo Borsellinopoco prima dell’attentato di via D’Amelio. Carbone sostiene che questo documento sia stato insabbiato per proteggere personaggi di spicco coinvolti in operazioni illecite.

La decisione della Corte d’Appello

La vicenda giudiziaria si è recentemente conclusa con la cessazione della materia del contendere, dopo che il giudice Basei è stato trasferito ad altra funzione. Ma è davvero finita qui? Oppure è stata trovata una soluzione per mettere a tacere un processo scomodo?

Carbone, però, non si arrende. Nel corso di questa intervista ci racconterà cosa ha scoperto, quali prove ha raccolto e perché, secondo lui, il sistema giudiziario italiano ha ancora molte verità da rivelare.

L’intervista a Francesco Carbone

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