Tutto accade nelle aule della Fiera di Roma dove escono studenti che hanno appena sostenuto la seconda prova scritta del concorso per diventare magistrati. Proprio all’uscita del piccolo piazzale ci sono giovani disposti a cerchio, per lo più ragazze. Ascoltano un docente che spiega la procedura per la prova concorsuale. Alcuni studenti che passano salendo i gradini mobili iniziano a insultare l’oratore, come racconta il Corriere.
“Vergognati… Anche voi che lo state ad ascoltare, dovete vergognarvi”.
Quel docente non è uno normale ma bensì tale Francesco Bellomo, ex magistrato del Consiglio di Stato destituito per “aver leso il prestigio della magistratura”.
Lo scandalo scoppiò circa un anno fa, dopo la denuncia del padre di una delle sue allieve che scoperchiò il sistema. Bellomo oltre a essere consigliere di Stato era docente in una scuola di preparazione ai concorsi in Magistratura, la Diritto e Scienza. Oggi ne è diventato proprietario. Le accuse che gli vennero mosse erano quelle di aver imposto un dress code (minigonne e tacco 12) alle studentesse e di aver avuto rapporti sessuali con alcune di loro. Accuse che gli costarono la destituzione dalla magistratura.
“È inopportuno che venga qui a fare proselitismo, sanno tutti per cosa è diventato celebre” dice una ragazza. “Sei un cogl…” si sente urlare da un ragazzo affacciato alla balaustra, proprio sulla testa di Bellomo.
“Non ho fatto nulla di cui debba scusarmi, il contratto per la borsa di studio era regolare” dice al Corriere. “Ho presentato ricorso al Tar e aspetto che mi diano ragione. Nell’attesa quel contratto non lo faccio firmare più. Ma che c’era di male nel raccomandare un certo modo di vestire? Tanto più che le borsiste oltre a studiare per diventare magistrato dovevano fare anche attività promozionale per i locali in cui la società organizzava delle serate”.