Disoccupazione alle stelle nell’eurozona che secondo l’Fmi ci “resterà per molto tempo”.
A non essere d’accordo però è il ministero dell’Economia e Finanze perché “i numeri non tengono conto di tutti gli interventi fatti ed è basata su una metodologia che non tiene conto delle riforme strutturali che già sono state introdotte”.
Nel rapporto dell’Eurozona del Fondo monetario internazionale, però, si legge tutt’altro. Si legge, ad esempio, che il tasso di disoccupazione “è atteso rimanere più alto che durante la crisi in Italia, e ai livello del periodo di crisi in Francia nel medio termine”. È previsto un calo del tasso di disoccupazione in Spagna che senza una ripresa della crescita impiegherà 10 anni a risollevarsi mentre per Italia e Portogallo quasi 20 anni per tornare a livelli pre-crisi.
Su una questione pare che tutti siano d’accordo: l’Italia sta emergendo dopo tre anni di recessione. Il neo, manco a dirlo, “l’efficienza della pubblica amministrazione e della giustizia civile”. L’invito a migliorare “la flessibilità del mercato del lavoro” e a “incrementare la concorrenza dei prodotti e dei servizi”.