Foggia: Reddito di cittadinanza anche a mafiosi e detenuti
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Detenuti e mafiosi percepivano il reddito di cittadinanza. La Guardia di Finanza di San Severo, in provincia di Foggia, ha scoperto e denunciato 30 persone che prendevano i soldi pur non avendone il diritto, o avendolo solo in misura parziale.

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Tra di loro anche tre persone che hanno presentato la domanda per ottenere il beneficio mentre erano in stato di detenzione in carcere.

Gli inquirenti hanno passato al setaccio la posizione di 169 persone. Dall’entrata in vigore del provvedimento sono stati associati in una casa circondariale della Capitanata. In dodici non hanno comunicato l’intervenuta carcerazione. Sei familiari di detenuti, non hanno indicato nelle istanze la condizione del componente del proprio nucleo familiare, e sono riusciti ad ottenere un sostegno economico senza riduzioni. Otto familiari non hanno comunicato l’intervenuta carcerazione del loro congiunto, continuando a percepire indebitamente il sussidio in forma piena. Un caso ha riguardato l’allontanamento dalla casa familiare, su ordine dell’Autorità giudiziaria, di un componente di un nucleo destinatario del sussidio.

Rdc anche agli arrestati

Tra i detenuti scoperti dalla Guardia di Finanza, i cui nuclei familiari hanno percepito il reddito di cittadinanza, figurano persone sottoposte a misura detentiva per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, rapina, evasione.

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Tutte le posizioni illecite sono segnalate all’Inps. Ora dovrebbe arrivare la revoca e il recupero del beneficio economico oltre alla denuncia alla Procura della Repubblica di Foggia. L’importo complessivo delle somme indebitamente elargite dall’Inps, e di cui si è proposto il recupero, ammonta a circa 200 mila euro.

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