Site icon Zone d'Ombra Tv

Filippo non paga ma ride. E piccona le aziende

Spread the love

Quel gran simpatico di Filippo ne ha combinate un’altra delle sue. Il sindaco di Celano, nonché senatore della Repubblica, è stato beccato dalle Iene che gli hanno chiesto conto dei debiti del Pdl nei confronti di aziende di comunicazione.

http://www.youtube.com/watch?v=JPUlF8wTDHY&feature=youtu.be

Quel gran simpatico di Filippo ne ha combinate un’altra delle sue. Il sindaco di Celano, nonché senatore della Repubblica, è stato beccato dalle Iene che gli hanno chiesto conto dei debiti del Pdl nei confronti di aziende di comunicazione. Il senatore, che da poche ore ha indossato la casacca del Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano, ha messo in atto un sistema infallibile per non spendere soldi in campagna elettorale. Filippetto da Celano dal si è fatta la sua campagna elettorale dal 2008 e, udite udite, non ha pagato nessuno. Tv1, Abruzzoweb, Alice 2007, sono alcune delle aziende creditrici. Per picconazzo però la questione è semplice:”le aziende devono rivolgersi al Pdl romano nella persona dell’amministratore delegato”. Peccato che le aziende abbiamo rispettato, oltre che al contratto, prima di tutto la persona di Filippo Piccone. “Glieli devo dare io i soldi?” chiede il picchetto d’onore di Celano? No caro senatore ci mancherebbe. Come dire, scendo dal fruttivendolo, prendo tutta la roba che mi serve e alla cassa dico:”Paga Piccone”. Dopo essersi fatta la pipì nelle mutande per il troppo ridere, Pippo da Celano ha dovuto dividere il ring con un unto dal Signore tale Benedetto Di Censo, sindaco di Aielli. Il supereroe, dal riporto a parentesi graffa, è entrato a gamba tesa nella discussione spintonando l’autore della trasmissione televisiva e buttandogli a terra il cellulare. Filippo Roma, il conduttore del programma, chiede conto di tale atteggiamento al “Benedetto” che prontamente risponde:”ho ricevuto gomitate ai fianchi”. Una domanda per il Benedetto e una per Picconazzo: ora che il Pdl non c’è più chi paga?

ZdO 


Exit mobile version