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L’emendamento è stato inserito nella legge di Stabilità appena approvata dalla Camera.

Una mini sanatoria che interesserebbe solo le cartelle sotto i 300 euro non ancora saldate a partire dal 2000 per un costo totale di 380 miliardi di euro.

Un aiuto per tutti quelli che non sono stati in grado di pagare il canone Rai e multe per soste vietate o per eccesso di velocità. Questo tipo di cartelle rappresentano il 70% degli insoluti in mano a Equitalia. Una manovra che risulterebbe utile anche per lo Stato, che oltre ad evitare accuse da parte della Corte dei conti, snellirebbe il lavoro burocratico risparmiando tempo e denaro.

Una sanatoria che non tiene conto della somma delle cartelle ricevute ma del singolo importo sulla singola cartella. 

Equitalia a cadenza triennale avrebbe dovuto inviare all’ente creditore un rapporto indicante le cartelle che non è riuscito a recuperare. Il creditore, dopo aver verificato la regolarità del lavoro dell’Agente riscossore, cancella dalla propria entrata di bilancio la somma portandola in ‘perdita’.

Il punto è che tale controllo triennale non è mai stato eseguito tale da permettere un enorme accumulo di cartelle inesigibili pari a quasi 600 miliardi di euro di valore. Ora il prossimo rinvio ci sarà il 31 dicembre prossimo e da gennaio 2015 Agenzia delle Entrate, Inps e in decine di altri enti arriverà un’altra ondata di cartelle inesigibili da verificare. 

Quindi ci saranno verifiche e controlli su cartelle più recenti piuttosto che quelle vecchie, forse mai esigibili. Se il testo del governo passasse anche in Senato entro il 2017 Equitalia avrebbe l’obbligo di trasmettere agli enti pubblici i ruoli del 2014 seguendo un percorso a ritroso. Gli arretrati del 2000 verrebbero verificati nel 2031.

ZdO

 

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