Durante l’ultima puntata di “Chi l’ha visto” di mercoledì sera, è stato trasmesso un audio inedito con la voce di Emanuela Orlandi.
Questa registrazione risale al 5 luglio 1983 e proviene da una telefonata ricevuta dalla famiglia Orlandi da uno dei presunti rapitori, soprannominato l’Amerikano. Quella sera, l’Amerikano credeva di parlare con Ercole Orlandi, il padre della giovane scomparsa il 22 giugno dello stesso anno, mentre tornava dalla scuola di musica nella Basilica di Sant’Apollinare. Tuttavia, fu Mario Meneguzzi, lo zio di Emanuela, a rispondere alla chiamata poiché il padre era troppo provato per poter parlare.
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela e ospite in studio, ha confermato che l’audio non era mai stato divulgato prima.
La telefonata registrata contiene diverse interruzioni. L’Amerikano inizia dicendo: “Ascolti bene, abbiamo poco tempo, questa è sua figlia.” Mario Meneguzzi risponde: “Me la faccia sentire chiaramente.” Secondo Pietro Orlandi, la telefonata originale era più disturbata, ma l’audio è stato ripulito da chi lo ha custodito. Aggiunge anche: “La voce è la stessa che chiamò successivamente, quella che chiamiamo l’Amerikano.” Nell’audio si sente una voce femminile giovane dire: “Convitto Vittorio Emanuele II, l’anno prossimo dovrei fare il terzo anno liceo scientifico.” Pietro Orlandi conferma che quella voce è indubbiamente di sua sorella, come confermato anche dagli analisti del Sismi.
Emanuela Orlandi, prima della sua scomparsa, frequentava il liceo scientifico del Convitto Vittorio Emanuele II a Roma.
Nell’audio, Emanuela dice: “Dovrei fare il terzo liceo scientifico.” Si sente anche un brano musicale al minuto 3:45 e la frase “Di particolare…”, che rimane sconnessa dal resto della conversazione. Mario Meneguzzi, nella registrazione, chiede: “Mi faccia sentire meglio.” E ancora la voce femminile dice: “saranno sedici a gennaio”, riferendosi agli anni che Emanuela avrebbe compiuto nel gennaio 1984.
Lo zio chiede una proposta, ma l’Amerikano risponde solo con frammenti di conversazione. Pietro commenta che il riferimento a Santa Marinella potrebbe essere significativo, poiché Emanuela frequentava spesso quella località dove lo zio aveva una casa. L’Amerikano chiede: “Questa è la voce di sua figlia Emanuela?” E lo zio risponde chiedendo una proposta più completa.
L’Amerikano menziona infine la Segreteria di Stato del Vaticano, e ci sono ulteriori riferimenti all’età di Emanuela al momento della sua scomparsa. Il giorno della scomparsa, Emanuela era stata fermata da un uomo che le aveva offerto un lavoro come distributrice di volantini durante una sfilata di moda. Fu proprio lei a raccontarlo alle sue compagne di classe e alla sorella.
Pietro Orlandi suggerisce che quell’uomo potrebbe aver registrato la voce di Emanuela quel giorno. Un’altra allieva della scuola di musica, Raffaella Monzi, aveva confermato che Emanuela non era sola quando ricevette quella proposta di lavoro. La conduttrice Federica Sciarelli ha menzionato anche la partecipazione di Emanuela al programma televisivo “Tandem” il 20 maggio 1983, ipotizzando che qualcuno potrebbe aver registrato la sua voce in quella occasione. Dopo 41 anni, queste domande rimangono ancora senza risposta.