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All’indomani della decisione di candidare Marco Marsilio alla corsa regionale, scrissi su Facebook:“Finalmente il popolo abruzzese di centrodestra avrà il suo candidato da votare: Marco Marsilio. Un presidente scelto a Roma e ufficializzato da uno di Milano: Ignazio La Russa. ‘Ha origini abruzzesi’ assicurano dalla capitale. Ora bisognerà solo spiegargli dov’è l’Abruzzo”.

di Antonio Del Furbo

Sono pronto a dichiarare davanti a qualsiasi giudice, e in nome del popolo italiano, che quel post lo scrissi prendendo atto delle decisioni dei palazzi romani credendo, in fondo, che in qualche modo i vertici del centrodestra nazionale avrebbero ripensato la scelta. E invece no, hanno tirato dritto sulla scelta di Marsilio che, lo ricordiamo, è portavoce regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, capolista nei collegi del Senato Lazio 2 e Lazio 3. 

Dunque, che c’azzecca Marsilio con l’Abruzzo? Il senatore, fortemente voluto da Giorgia Meloni, a sentire quelli di centrodestra e a leggere giornali, pare ci azzecchi tantissimo. “FI e Lega avrebbero chiesto di fare ulteriori approfondimenti sui nomi da presentare, anche sulla base di appositi sondaggi – ha spiegato Ignazio Larussa – ma noi abbiamo detto che FdI ha già fatto i suoi sondaggi e valutazioni, e quindi, visto che i nostri alleati hanno manifestato una leggera preferenza per Marsilio, Marsilio sarà il nostro candidato.” Una decisione, come abbiamo già spiegato, giunta al termine del vertice, svoltosi nella villa di via Rovani, residenza milanese del Cav, tra Silvio BerlusconiAntonio Tajani, Giorgia Meloni, Ignazio La Russa, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il leghista Giancarlo Giorgetti. “Noi siamo rispettosi degli amici e alleati della coalizione che hanno chiesto una riserva di tempo per chiudere partite parallele nelle altre regioni, ma l’Abruzzo rappresenta una priorità dal punto di vita temporale. Viene prima delle altre regioni perché qui si vota il 10 febbraio”. A dirlo proprio Marco Marsilio, inorgoglito per la scelta di correre in regione. 

È evidente, quindi, che la scelta di Marsilio, fatta a centinaia di chilometri dall’Abruzzo, fa parte di un gioco a scacchi fatto dai partiti sulle spalle degli abruzzesi. Ci sono equilibri da mantenere tra i vari partiti. Sì, ma quali? Qual è la partita da giocare in Abruzzo? Quali sono gli interessi che muovono le fila romane? Almeno una decina di nomi potevano giocarsi la candidatura abruzzese e, invece, è stato scelto uno che con l’Abruzzo non c’azzecca nulla seppure i giornali, in maniera imbarazzante, raccontano di un “Marsilio con origini abruzzesi”. Ma, dimenticano di dire, che è un politico che ha scelto di fare carriera in un’altra regione. Marsilio è nato a Roma, è Impiegato, addetto alle pubbliche relazioni e il 4 marzo 2018 è stato eletto al Senato nel Gruppo di Fratelli d’Italia. Ad oggi è membro della 5ª Commissione permanente (Bilancio) e membro della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale

La domanda è: dove troverà il tempo di occuparsi dell’Abruzzo in caso di vittoria? E, soprattutto, si dimetterà da senatore in caso di vittoria? E ancora: non sarebbe stato più opportuno dimettersi fin da subito da senatore? Potrei pensare, altrimenti, che Marsilio voglia tenere un piede in due scarpe come, ad esempio, il governatore uscente Luciano D’Alfonso che tanto scandalo sortì negli ambienti del centrodestra all’epoca.

Evidentemente, si dirà, Marsilio nelle aule parlamentari avrà fatto battaglie a favore dell’Abruzzo. Anche in questo caso non mi pare. Ho trovato, invece, un’interrogazione parlamentare sul Chiusura del centro di primo soccorso di Ischia” del 18 dicembre del 2012. Un’altra interrogazione per l’intervento “presso la Repubblica Ucraina e la Repubblica autonoma di Crimea, affinché venga riconosciuta la deportazione subita dagli italiani e un’altra in cui chiedevaChiarimenti sul piano regolatore del comune di Castiglione del Lago“. E ancora: interrogazione sul Villaggio Santa Barbara dei Vigili del Fuoco, ubicato in Roma”; interrogazione per avere informazioni“urgenti su iniziative che s’intendono assumere al fine di garantire e tutelare i diritti degli inquilini degli alloggi di proprietà dell’ENPAM (Ente di Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri) – siti a Roma in Via Chiala”.

Una interrogazione, che forse sfiora in qualche modo l’intereesse abruzzese, è quella “sullo spostamento del capolinea degli autobus extraurbani a Roma Anagnina fatta il del 29 novembre 2018.

Non è che per caso il senatore sapeva già di essere candidato in Abruzzo? 

 

antonio.delfurbo@zonedombratv.it

329.3526266

 

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