Un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Pescara ha scoperto un vasto sistema di vendite non dichiarate nel settore dell’e-commerce. Un giro d’affari che ammonta a 1,3 miliardi di euro.
E-commerce. Più di 850 operatori economici, in gran parte stranieri, sono stati coinvolti in questa attività, vendendo prodotti direttamente ai consumatori senza dichiarare le transazioni al Fisco italiano.
Quasi la metà di questo volume d’affari, pari a circa 300 milioni di euro, corrisponde all’IVA non versata e nascosta al Fisco. Le autorità hanno messo sotto esame più di 2.500 venditori, incrociando i dati delle vendite con le informazioni fornite dai gestori delle principali piattaforme di e-commerce. Dalle indagini è emerso che gran parte delle operazioni riguardava la vendita di prodotti tessili ed elettronici, commercializzati da una rete globale di imprenditori che, evitando la registrazione ai fini IVA o sottodichiarando il volume delle vendite in Italia, hanno ottenuto indebiti vantaggi competitivi.
In seguito alle scoperte delle autorità, molti di questi operatori si sono mossi rapidamente per sanare la loro posizione fiscale, effettuando i pagamenti necessari all’Erario italiano. Le indagini proseguiranno con ulteriori controlli fiscali, mirati a recuperare le somme evase e a ristabilire una corretta concorrenza nel mercato.