Poco prima delle 12 Mario Draghi è arrivato al Quirinale per il suo colloquio con il Capo dello Stato.
Sergio Mattarella ha conferito l’incarico all’ex presidente della Bce per la formazione di un nuovo governo. La carta giocata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo il nulla ottenuto con Roberto Fico scuote la politica.
Il governo non si fa. Rottura definitiva. “Nessuna maggioranza per Conte”
Il Movimento 5 Stelle è in fibrillazione e non intende sostenere il nuovo esecutivo. “Siamo per un governo tecnico, non voteremo per Draghi”, fa sapere il capo politico Vito Crimi. Intanto, su Twitter il leader di Italia viva, Matteo Renzi, scrive: “Draghi va sostenuto, è l’ora dei costruttori”. Ma l’atteggiamento di Renzi nella crisi è stato duramente attaccato dal leader del Pd Nicola Zingaretti e il il vicesegretario dem Andrea Orlando.
Crisi di governo: Sergio Mattarella convoca Mario Draghi
La maggioranza mostra segni di spaccature e se da un parte Iv si dice pronta ad appoggiare Draghi, dall’altra Leu si tira indietro. “È difficile sostenere l’ex presidente della Bce”, dice Nicola Fratoianni. Dal centrodestra si continua a invocare il voto e in giornata i leader di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia si riuniranno per decidere la linea comune da tenere su Draghi.