«Sono seriamente e fortemente preoccupato per la marineria pescarese visto lo stallo in cui versano ancora i lavori di dragaggio ormai diventati vitali e improcrastinabili per tutto il comparto pesca». Questo l’allarme lanciato questa mattina dall’assessore alle Politiche agricole e Pesca, Mauro Febbo, alla presenza di Francesco Scordella, Mimmo Grosso e Giovanni Verzulli e altri rappresentanti della marineria pescarese durante un incontro presso gli uffici regionali della Direzione pesca
«L’attivita’ di pesca, oggi azzerata, è ridotta a livelli economicamente insostenibili – afferma Febbo – e se le imbarcazioni non tornano in mare entro il 30 aprile, si corre il serio rischio di imbattersi in un’infrazione da parte della Commissione Europea e non ci si vedrà riconoscere il prolungamento straordinario del fermo pesca. Inoltre, ancora più grave, al danno potrebbe aggiungersi la beffa: questa situazione di stallo potrebbe provocare il mancato sblocco dei 3 milioni di euro stanziati dal Governo centrale. Inoltre, se non vengono effettuati immediatamente i lavori al Porto Canale di Pescara, verranno meno tutti gli sforzi e i finanziamenti messi in campo da Regione, Governo e Europa. Non solo, se gli armatori hanno avuto degli indennizzi, al contempo vi sono centinaia di famiglie di lavoratori del mare che non hanno potuto usufruire di nessun sostentamento aggravando così una situazione economica a dir poco drammatica, anzi direi quasi vicina alla miseria». «Pertanto – conclude Mauro Febbo – oggi l’unica misura da adottare immediatamente è lo sblocco dei lavori di dragaggio per evitare che centinaia di operatori della Pesca restino ancora fermi senza riuscire a portare avanti la propria attività economica e provocando danni irrimediabili. Nei prossimi giorni, chiederò formalmente al Provveditore alle Opere pubbliche Carlea, al Comandante della marineria di Pescara e all’impresa appaltatrice dei lavori di dragaggio, date certe e improcrastinabili sui lavori e sull’effettiva situazione. Ribadisco con forza che effettuare il dragaggio, in tempi certi, e’ di vitale importanza per l’economia pescarese (e non solo della marineria) e abruzzese, anche in temini di ordine pubblico»