Il fondatore della comunità Exodus ha creato non poco scompiglio nel mondo politico e giudiziario con le sue dichiarazioni. Su di lui si è scatenato un fuoco di fila e le partigianerie si sono schierate al solo fine di strumentalizzarlo.
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Il fondatore della comunità Exodus ha creato non poco scompiglio nel mondo politico e giudiziario con le sue dichiarazioni. Su di lui si è scatenato un fuoco di fila e le partigianerie si sono schierate al solo fine di strumentalizzarlo.
LE PAROLE DI DON MAZZI
“Mai perdono a chi ha condannato Berlusconi” ha detto Don Mazzi. E ha aggiunto:”È venuto il momento in cui tutti coloro che hanno giudicato Berlusconi si facciano un serio esame di coscienza su quello che ha fatto. Sarei capace di perdonare chi ammazza qualcuno se chiede il perdono, ma un magistrato che ha in mano un potere così forte e che lo usa solo per suo interesse, commette un peccato grave”.
Poi conclude:”Non ho dubbi che sia stato perseguitato dai magistrati. È una magistratura che ha giocato sull’uomo, come anche in altri casi, diciamocelo. Questa magistratura per certi versi la amo, per altri la critico. È venuto il momento in cui tutti coloro che hanno giudicato Berlusconi si facciano un serio esame di coscienza su quello che ha fatto. Mi riferisco a tutti i magistrati”. L’ideatore di Exodus non ha dubbi: i magistrati hanno commesso “peccati imperdonabili”. Per ciò che riguarda l’aspetto religioso è umano Don Mazzi non ha dubbi:”Sarei capace di perdonare chi ammazza qualcuno se chiede il perdono, ma un magistrato che ha in mano un potere così forte e che lo usa solo per suo interesse, commette un peccato grave. Non capisco perché si possano usare attenuanti nei riguardi di pedofili e assassini seriali, e poi ci si accanisca contro Berlusconi. O c’è una linea che al di là della giustizia capisce la storia di ogni uomo e cerca di interpretarla… Ma se la giustizia vale per se stessa, e davanti non ha più una storia o un uomo, ma soltanto una esecuzione fredda, mi spiace, ma io non ci sto”.
IL PRESBITERO
Don Antonio Mazzi è un presbitero, scrittore e in prima linea nel recupero dei tossicodipendenti. La sua comunità, Exodus, dispone di oltre 40 centri in Italia (case accoglienza, comunità, centri ascolto e orientamento, centri giovani) ed è presente, con progetti di cooperazione allo sviluppo, in 7 paesi del Sud del mondo.
SILVIO CONDANNATO AI SERVIZI DI DON MAZZI
All’indomani della condanna sui diritti Mediaset, Don Mazzi dichiarò:”Io vorrei tanto averlo fra i miei ragazzi, non come atto di cattiveria, ma per lavorare alla sua redenzione. Vorrei essere io a buttarlo giù dal letto la mattina e a invitarlo a rimettere a posto lenzuola. Vorrei che facesse silenziosi e umili lavori manuali, a partire dalla pulizia del bagno. Come faceva quando aveva 15 anni e non aveva tutto il potere a cui si è abituato ora”.
‘IL GIORNALE’ E LA DISOBBEDIENZA CIVILE
Prendendo spunto dalle parole di Don Mazzi, il quotidiano della famiglia Berlusconi, lancia la disobbedienza civile proponendo una raccolta firme per candidare Berlusconi alle elezioni europee.
“La nostra redazione – scrive il quotidiano di Sallusti – è stata sommersa da oltre 5mila tra email e fax di lettori che aderiscono con forza e convinzione all’iniziativa ‘Disobbediamo: una firma per candidare Berlusconi’. Chi vuole ancora continuare a disobbedire, insieme a noi, può testimoniarlo inviando una email con nome e cognome a berlusconi.candidato@ilgiornale.it o un fax allo 02.72.02.38.59″. Poi si legge:”Berlusconi, che non è un uomo dedito alle sottomissioni, non può sottostare alla sentenza ingiusta che giudici politicizzati gli hanno imposto. Per questo ha deciso di volersi candidare alle Europee in nome della libertà e di una giustizia giusta. La sua battaglia però sta diventando la nostra battaglia, la battaglia di uomini e donne libere, che non accettano di veder estromesso il leader azzurro da questa importante competizione”.
Potrebbe essere che Berlusconi sia l’ideatore delle strategie ma la riflessione non è credibile. Sallusti, da sempre, ha dettato la linea al centrodestra e non il contrario. Don Mazzi piu’ volte, si è schierato contro l’ex premier. Con questa ultima uscita il sacerdote, non ha fatto altro che ribadire un concetto alto di giustizia: quella a servizio degli uomini e non di interessi personali. Forse qualcosa sta cambiando in Italia e qualcuno dovrebbe iniziare a preoccuparsi seriamente per aver preso in giro gli italiani e non solo.
ZdO