Il manganellatore della notte alla Diaz tiene a precisare che lui ha votato Pd. E la sua difesa e distinguo rispetto a quelle frasi postate su Facebook continuano a fargli fare bruttissime figure. Antonio Del Furbo
Un altro che pretende le scuse dall’agente Fabio Tortosa è Giuliano Giuliani, padre di Carlo Giuliani, il ragazzo ucciso durante i disordini del G8 del 2001 a Genova. Giuliani si rivolge al presidente della Repubblica Sergio Mattarella invitandolo, a nome dello Stato, a scusarsi nei confronti del figlio dopo che “un agente della Polizia di Stato oltre a rivendicare con orgoglio la sua partecipazione alla ‘macelleria messicana’ della Diaz (ricordo sempre che l’espressione fu usata durante la testimonianza in tribunale dal vice questore Michelangelo Fournier) ha rivolto a mio figlio Carlo offese insopportabili”. In alcuni messaggi postati su facebook ieri l’agente Fabio Tortosa ha scritto “Carlo Giuliani fa schifo e fa schifo anche ai vermi sottoterra”. “Concorderà con me, Esimio Presidente – prosegue nella lettera Giuliani – che un agente in servizio è un rappresentante dello Stato. Da qui la domanda che mi permetto di rivolgerLe non ritiene che Lei dovrebbe chiedere scusa a Carlo in nome dello Stato? Resto fiduciosamente in attesa della considerazione che vorrà attribuire a questa mia richiesta”, scrive Giuliani, concludendo la lettera “con il rispetto dovuto al capo dello Stato”.
E cosa è successo a questo punto? Ha risposto Mattarella? No, ha risposto sempre lui, Tortosa.
“Sono un servitore dello Stato orgoglioso di questa professione, non un torturatore” ha dichiarato Fabio Tortosa. Non contento ha aggiunto:”Se dire questo ha disturbato qualcuno ne prendo atto. Per quanto riguarda il profilo sul social con il post diffuso a scoppio ritardato, l’ho rimosso personalmente per stroncare sul nascere ogni ulteriore strumentalizzazione”.
Forse qualcuno non doveva indignarsi per le parole del Tortosa pensiero?
Non ancora contento, il poliziotto del Nucleo Celere che quella notte del 2001 era alla Diaz, in un’intervista ha detto:“Io di destra? No, ho votato Pd”.
Intanto su Fb è nato il gruppo ‘Fabio Tortosa fuori dalle forze ordine’ che ha già raccolto 7.816 ‘mi piace’. “L’obiettivo della pagina – scrivono gli amministratori – è far vedere che ‘ci siamo’ in quanto cittadini e che non siamo più disposti ad accettare dichiarazioni di apologia di fascismo e condotte indegne di un paese che vuol chiamarsi democratico da parte delle forze dell’ordine”. “Vogliamo ‘fare la conta’. Se avremo i numeri, e questo dipende da VOI, promuoveremo una petizione per chiedere che Tortosa non faccia più parte della Polizia di Stato, sperando che questo costituisca un utile precedente… Perciò vi chiediamo di promuovere questa pagina: condividete i post, invitate i vostri amici. Dobbiamo, tutti, essere veloci: oggi è la notizia di giornata, tra (molto) poco non se ne parlerà più”.
Il Dipartimento della Pubblica sicurezza, intanto, ha avviato gli accertamenti senza escludere “conseguenti procedure disciplinari”. Dunque “l’azione disciplinare scatterà sia nei confronti dell’autore del post che nei confronti di tutti coloro che, se appartenenti alla Polizia di Stato, hanno effettuato commenti censurabili”.
Come se tutto questo non fosse abbastanza, è intervenuto anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano:“Faremo presto chiarezza su fatti di simile gravità, con tutta la celerità necessaria e con il dovuto rigore” senza escludere la destituzione.
Vorrei ricordare ad Alfano che i fatti della Diaz sono accaduti quattordici anni fa e che, ad oggi, lo Stato, quindi politici e magistrati, non sono stati in grado di dirci cosa è accaduto quella notte alla Diaz e chi ha dato l’ordine di massacrare persone che dormivano. Che Stato è uno Stato che per bocca del premier Matteo Renzi dice che è giunto il momento di fare chiarezza alla Diaz e poi conferma la fiducia al presidente di Finmeccanica, responsabile di quei massacri perché all’epoca capo della Polizia? Dobbiamo sopportare uno come Tortosa che si permette di dire che:“non è stato operato né da me né dalle persone che erano al mio contatto visivo” nessun massacro perché “il nucleo ha rispettato tutte le norme, le leggi e le prassi”?
Ci dica il poliziotto Tortosa allora chi ha massacrato quella sera quei ragazzi e chi ha dato l’ordine. Ci dica il funzionario Tortosa perché lui e i suoi colleghi non hanno raccontato ai magistrati cosa hanno visto quella notte alla Diaz. Ci dica, soprattutto Tortosa, quali norme prevedono e permettono una mattanza come quella avvenuta alla Diaz.