Da giorni circola una foto su internet in cui l’onorevole Alessandro Di Battista tiene in mano la testa di un bovino. L’immagine ha scatenato proteste e indignazioni specie tra gli avversari politici. Ma, assicura Di Battista, “quella foto non mi rappresenta più”.
Tutto è iniziato quando il giovane onorevole ha pubblicato sul suo blog un post dal titolo:”Vegetarianismo, povertà e immigrazione” in cui ha spiegato che:“Mangiare meno carne è una scelta politica che ognuno deve fare”. E, quindi, il legislatore “deve trattare urgentemente la questione”. Ha però precisato:”Non riesco ad essere vegetariano del tutto. Riesco a rinunciare alla carne per mesi ma poi, puntualmente, ci ricasco. Ciononostante ho ridotto il consumo considerevolmente ed è un bene dal punto di vista fisico, mentale e politico. Fisico perché se mangi poca carne stai meglio, mentale perché ingerire animali morti non è il massimo per l’anima e politico perché le conseguenze sociali ed economiche dell’abuso di carne sono inimmaginabili“.
La riflessione è stata fatta durante una missione in Cairo:”Oggi ho incontrato leader di partiti, giornalisti, esponenti della società civile e il neo-presidente Al-Sisi al quale abbiamo chiesto ragguagli anche sulla condanna dei giornalisti di Al Jazeera“. Dunque Di Battista non fa altro che raccontare la realtà che si trova, tra l’altro, su qualsiasi libro di Vegetarianismo:”Le mono-coltivazioni di cereali rivolte agli allevamenti intesivi sono una delle cause dell’abbandono delle campagne da parte dei contadini che si riversano nelle periferie degradate delle città per poi fuggire direzione UE o USA. Avete mai pensato che gli allevamenti intensivi di bovini sono responsabili dell’effetto serra e di quei cambiamenti climatici che producono siccità e desertificazione ovvero cause dell’immigrazione clandestina? Avete mai pensato a quanto il consumo occidentale di carne (per produrre una proteina animale ne occorrono 7 vegetali) abbia spinto classi dirigenti africane a disincentivare l’agricoltura di sussistenza la cui perdita causa povertà, altra responsabile dell’immigrazione clandestina? Avete mai pensato che molte guerre vengono combattute per il rifornimento idrico fondamentale per l’industria della carne?”. Di Battista conclude dicendo che:”la prosperità potrà esserci solo attraverso un nuovo (o forse antico) rapporto con la terra e una nuova (o forse antica) alimentazione basata soprattutto su cereali, legumi, frutta e verdura”.
Cose assolutamente condivisibili su cui però qualcuno si è scatenato:“Il Giornale – racconta l’onorevole a 5 stelle – dopo avermi attaccato descrivendomi come un pazzo che vuole vietare le bistecche per legge oggi pubblica una mia foto con in mano una testa di un bovino”.
“Quella foto me la scattarono in Bolivia 4 o 5 anni fa. All’epoca stavo viaggiando per ‘studiare’ gli stili di vita e il comportamento delle popolazioni indigene. Nelle comunità native uccidere una vacca o un maiale è una festa e, quello che per loro è un rito sacro, li spinge a consumare del tutto l’animale macellato. Per questo nei mercati si vendono teste di bovini e io ho avuto la colpa imperdonabile di scattarmi una foto così proprio perché colpito dal fatto, inusuale nella nostra cultura, che si consumasse anche la testa dell’animale ucciso”.
In realtà gran parte dei vegetariani e vegani hanno scelto di non consumare carne per via dei processi industriali a cui sono sottoposti gli animali. “Il Giornale – continua Di Battista – si guarda bene da scrivere un pezzo sul deputato di Forza Italia Luigi Cesaro, l’autista di Raffaele Cutolo (il fondatore della Nuova Camorra Organizzata) o sui patti sanciti dal suo padrone Berlusconi e “Cosa Nostra”. Però scava nel mio passato fino a scovare questa foto gravissima”. All’epoca “Mai avrei immaginato le conseguenze dell’abuso di carne (non del consumo ma dell’abuso) in termini economici, di impoverimento del pianeta e di inquinamento. Studiando, leggendo e viaggiando grazie a Dio si cambia e si comprende meglio il mondo a cominciare dall’importanza (e dall’impatto su noi stessi e sul pianeta) della nostra alimentazione. L’agricoltura di sussistenza e l’allevamento di sussistenza non hanno mai fatto danni”.
Poi l’attacco diretto ai due quotidiani che lo hanno attaccato, Libero e il Giornale:”Stamattina ho pensato di querelarli ma perché dovrei farlo? E’ proprio grazie a questi attacchi che si diffondono maggiormente i contenuti ai quali credo. o credo moltissimo nella rete, nell’intelligenza collettiva e nel controllo popolare. Confido che tutti voi possiate leggere quel post e commentarlo, condividerlo o meno ma non credere più a questi postriboli intellettuali che purtroppo, sono diventati molti giornali italiani”.
ZdO