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Detenuto colpito da ictus resta in cella. Ora è in coma

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L’uomo, un 57enne detenuto in carcere, è rimasto dieci giorni in cella nonostante il grave attacco ischemico. I familiari che hanno cercato d’incontrarlo sono stati bloccati da un piantone.

Il fatto è accaduto a Floridia un comune di 25mila abitanti nel siracusano. A denunciare l’accaduto l’Osservatorio per i diritti umani e Sicilia risvegli.

“Nella seconda settimana di maggio i familiari hanno avuto notizia che il loro parente non stava bene e lo hanno raggiunto al pronto soccorso di Siracusa” spiega l’avvocato Alessio Di Carlo di Sicilia risvegli e Oidu. “Un agente ha sbarrato la strada e non li ha fatti entrare” aggiunge ancora l’avvocato. Solo il giorno dopo i parenti “hanno saputo che era ricoverato in terapia intensiva, perché nei dieci giorni precedenti stato colpito da un ictus”.



Stando a quanto riferito dalle associazioni, l’uomo sarebbe caduto in coma ma sarebbe stato tenuto dentro una cella insieme a un altro detenuto. Le condizioni del 57enne sarebbero peggiorate negli ultimi giorni.

“Dalle informazioni ricevute pare che nonostante le gravissime ed estreme condizioni di salute il detenuto sia stato portato in ospedale dopo dieci giorni” scrive in un comunicato Sicilia Risvegli onlus. “Ci impegneremo -prosegue la nota- affinché verranno fatti gli opportuni accertamenti e verificate eventuali responsabilità. Le sue condizioni attuali – prosegue la nota – sono gravissime, si trova in stato vegetativo persistente, con minima risposta, completamente paralizzato, con tracheotomia, peg, catetere vescicale.”

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