DDL Nordio: la Camera approva. Abolito l'abuso d'ufficio e riviste le norme sulle intercettazioni
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ll disegno di legge Nordio, che abolisce l’abuso di ufficio e modifica parzialmente le norme sulle intercettazioni, è diventato legge.

DDL Nordio. Con 199 voti favorevoli e 102 contrari, la Camera ha approvato definitivamente il testo. Ieri sono stati respinti tutti gli emendamenti e oggi le opposizioni si sono divise, con Italia Viva e Azione che hanno votato con la maggioranza. Durante l’approvazione, dai banchi del Movimento 5 Stelle si sono levate grida di protesta: “Vergogna, vergogna”, mentre Avs ha esposto cartelli con messaggi come “Reati Aboliti”, “Indagini impossibili”, “Niente carcere per i colletti bianchi”.

Apprezzamenti

Enrico Costa di Azione ha espresso apprezzamento per il lavoro del governo e del ministro Nordio, sottolineando che il ddl è solo un primo passo con margini di miglioramento. Anche Roberto Giachetti di Italia Viva, pur non considerandola una “riforma epocale”, ha annunciato il voto favorevole, lamentando però il compromesso con la magistratura per l’inserimento del reato di peculato per distrazione.

Contestazioni

Le opposizioni di Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico hanno criticato duramente il provvedimento. Devis Dori del M5S lo ha definito “ddl Silvan” per la limitazione della pubblicabilità delle intercettazioni, considerandolo un ulteriore bavaglio al diritto di cronaca giudiziaria e un passo indietro nella tutela dei cittadini contro gli abusi della pubblica amministrazione. Il capogruppo M5S in commissione Giustizia, Cafiero De Raho, ha aggiunto che il ddl rende più difficili le indagini sui colletti bianchi e ostacola la conoscenza, fondamentale per la democrazia.

La Lega, tramite Davide Bellomo, ha ribattuto che si perseguono i reati, non le persone. Federico Gianassi del PD ha descritto il provvedimento come un atto di arroganza che danneggia i cittadini e rischia di portare verso l’autoritarismo.

Il ministro della Giustizia, in un’intervista radiofonica, ha affermato che l’abolizione dell’abuso di ufficio non è un colpo alla lotta alla corruzione, sottolineando che il reato in questione paralizzava la pubblica amministrazione senza portare a condanne effettive. Sulle intercettazioni, ha spiegato che il provvedimento protegge la riservatezza di chi non è coinvolto nelle indagini, come stabilito anche dalla Corte Europea. Ha inoltre anticipato una futura riforma organica delle intercettazioni.

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