Al servizio di BigPharma due nomi appartenenti al Comitato tecnico scientifico voluto dal governo italiano.
Le carte del Cts parlano chiaro: almeno due i membri che, con autocertificazione, hanno dichiarato di non avere conflitti di interessi. Eppure i nomi dei componenti del Comitato che si occupa della gestione del Covid lascia qualche dubbio.
Il “Decreto del Capo Dipartimento della Protezione civile n. 371 del 5 febbraio 2020“ ha istituito “il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) con competenza di consulenza e supporto alle attività di coordinamento per il superamento dell’emergenza epidemiologica dovuta alla diffusione del Coronavirus. Il Comitato è composto da esperti e qualificati rappresentati degli Enti e Amministrazioni dello Stato”.
Con il nuovo governo di Mario Draghi c’è stato un riassetto del Comitato Tecnico Scientifico. Infatti il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, modifica con l’Ordinanza 17 marzo 2021 l’assetto del Comitato Tecnico Scientifico.
Il primo Cts
Siamo al 5 febbraio 2020. Il presidente del Consiglio è Giuseppe Conte che, finita l’esperienza governativa con la Lega, cambia casacca e costituisce un nuovo esecutivo questa volta con l’appoggio della sinistra. Conte piazza Domenico Arcuri alla poltrona di Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19. Il premier, tra l’altro, riconferma Angelo Borrelli a capo della Protezione Civile. Ed è proprio Borrelli che si occupa di formare il primo Comitato scientifico.
Ecco i nomi.
Il capo del Dipartimento della protezione civile si avvale di un Comitato
tecnico-scientifico costituito, in considerazione del ruolo
istituzionale ricoperto, dai seguenti componenti:
- dott. Agostino Miozzo, coordinatore dell’Ufficio promozione e
integrazione del Servizio nazionale della protezione civile del
Dipartimento della protezione civile – con funzioni di coordinatore
del Comitato;
- prof. Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di
sanita’;
- dott. Claudio D’Amario, direttore generale della prevenzione
sanitaria del Ministero della salute;
- dott. Mario Dionisio, direttore dell’Ufficio di coordinamento
degli Uffici di sanita’ marittima – aerea e di frontiera del
Ministero della salute;
- dott. Achille Iachino, direttore generale dei dispositivi
medici e del servizio farmaceutico del Ministero della salute;
- dott. Sergio Iavicoli, direttore Dipartimento di medicina,
epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’INAIL;
- dott. Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto
nazionale per le malattie infettive ‘Lazzaro Spallanzani’;
- prof. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di
sanita’ del Ministero della salute;
- dott. Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana
del farmaco;
- dott. Giuseppe Ruocco, segretario generale del Ministero della
salute;
- gen. Nicola Sebastiani, Ispettore generale della sanita’
militare del Ministero della difesa;
- dott. Andrea Urbani, direttore generale della programmazione
sanitaria del Ministero della salute;
- dott. Alberto Zoli, rappresentante della Commissione salute
designato dal Presidente della Conferenza delle regioni e province
autonome.
- prof. Massimo Antonelli, direttore del Dipartimento emergenze,
anestesiologia e rianimazione del Policlinico universitario ‘A.
Gemelli’;
- prof. Roberto Bernabei, direttore del Dipartimento scienze
dell’invecchiamento, neurologiche, ortopediche e della testa – collo
del Policlinico universitario ‘A. Gemelli’;
- dott. Fabio Ciciliano, dirigente medico della Polizia di Stato,
esperto di medicina delle catastrofi – con compiti di segreteria del
Comitato;
- dott. Ranieri Guerra, rappresentante dell’Organizzazione
mondiale della sanita’;
- dott. Francesco Maraglino, direttore dell’Ufficio prevenzione
delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale del
Ministero della salute;
- prof. Luca Richeldi, presidente della Societa’ italiana di
pneumologia;
- prof. Alberto Villani, presidente della Societa’ italiana di
pediatria.
Il conflitto di interessi?
Il Cts dovrebbe rappresentare un organo di garanzia e indipendenza visto l’enorme ruolo di responsabilità che ha nei confronti del Paese. Eppure un dato interessante emerge dalla lettura del documento della Protezione civile datata 24 dicembre 2020. Nella sezione “Dichiarazione di assenza di conflitto di interessi” un membro del Comitato scientifico dichiara che tra il 2019 e il 2020 è stato “sperimentatore principale per Pfizer”. Si tratta del professor Massimo Antonelli, direttore del Dipartimento emergenze, anestesiologia e rianimazione del Policlinico universitario ‘A. Gemelli’.
Antonelli il 19 dicembre 2020 ‘terrorizzava’ gli italiani con le sue analisi:
“Partiamo oggi da 18mila contagiati al giorno che è una condizione sfavorevole in vista della ripresa delle attività. E poi ricordiamo che ancora non si è manifestato il picco influenzale. È logico che, se congiungiamo quello che sta avvenendo per il Sars-Cov2 all’influenza, la terza ondata sarà facilmente prevedibile”.
Con Antonelli, nel Cts, emerge un altro nome in probabile conflitto di interessi. E questa volta un nome molto pesante: si tratta del prof. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità del Ministero della salute. Locatelli era – come riportato sopra – nel primo Cts ed oggi non solo è stato riconfermato ma ha anche il compito di coordinamento del comitato. “Sono straordinariamente onorato della fiducia riposta nella mia persona dal ministro della Salute e da tutti i colleghi del Consiglio Superiore di Sanità” disse Locatelli il giorno in cui Roberto Speranza gli consegnò la poltrona ministeriale.
“Metterò al servizio di questa fondamentale istituzione tutte le mie capacità e la mia più incondizionata disponibilità a lavorare nel miglior interesse del Paese. Sono certo che, con il contributo determinante di tutte le componenti del Consiglio Superiore di Sanità, vi sarà modo di svolgere un servizio utile per nel modo più compiuto alle sempre più complesse sfide, anche biotecnologiche, che pertengono all’ambito sanitario e che connotano i tempi attuali e quelli prossimi venturi”.
Locatelli, però, è lo stesso che è stato consulente per aziende farmaceutiche come Pfizer, Novartis, Bellicum, Bellicum.
Il prof. Luca Richeldi, presidente della Società italiana di pneumologia, altro componente del Cts, è consulente, tra le altre società, della Roche, multinazionale svizzera che opera a livello mondiale con due divisioni: farmaceutica e diagnostica. Le aziende hanno chiesto la consulenza di Richeldi per farmaci per la terapia della fibrosi polmonare.
Sempre la stessa cosa ci vorrebbe un garante che blocchi subito sul nascere il conflitto di interessi, evidentemente fa comodo a tutti il guadagno.