L’uscita dallo stato di emergenza, prevista per il 1° gennaio 2022, a quanto pare rimane una chimera. Il governo ha già previsto una mini-proroga fino al 31 marzo 2022. E dovrebbe essere l’ultima.
Dall’emergenza Covid non si esce, almeno per ora. È già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto varato in Consiglio dei ministri che estende l’obbligo di certificato verde a 19,4 milioni di lavoratori che si vanno ad aggiungere ai 3,5 milioni di addetti tra personale scolastico e sanitario per i quali già vige l’obbligo. L’entrata in vigore è fissata per il 15 ottobre. Ma i primi effetti già si vedono: l’annuncio delle nuove norme ha prodotto un balzo nelle prenotazioni per le vaccinazioni.
L’obiettivo del 90% di immunizzati va centrato entro fine anno.
Nel frattempo, dopo l’introduzione dell’obbligo green pass per tutti i lavoratori, il governo inizierà a liberare alcune attività e settori dalle vecchie restrizioni. Si attende il responso del Comitato tecnico scientifico che dovrebbe arrivare entro il 30 settembre. Il premier Mario Draghi farà un check il primo ottobre. Si parte da teatri e musei: il ministro della Cultura chiede di eliminare il limite del 50% della capienza. Si potrebbe trovare un compromesso con un innalzamento all’80%. Anche se in queste ore la spinta per riportare musei e teatri al 100% della capienza è forte. Stesso discorso per gli stadi. Nello specifico basterà il green pass per accedere alle strutture al chiuso. Senza più limiti. E lo stesso criterio dovrebbe essere applicato per bar e ristoranti al chiuso. Gli impianti sciistici sono pronti a riaprire le piste per la stagione invernale. Il ministero della Salute sta predisponendo un protocollo per la riapertura in sicurezza. Via libera alla riapertura anche per le piste da ballo nelle discoteche.
Nonostante qualche resistenza, l’orientamento del governo è di autorizzare da ottobre la riapertura.
Per le messe non ci sarà alcun obbligo green pass. Distanziamento nei banchi, mascherine obbligatorie e igienizzazione delle mani: sono le regole anti-Covid che restano per partecipare alla messa. È in corso un ragionamento all’interno dell’esecutivo su feste popolari e sagre. Se la campagna vaccinale non subirà rallentamenti si valuterà di far cadere i divieti per gli eventi popolari.
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