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Covid, quasi 20mila contagi. L’ISS: “state a casa, situazione grave”

Covid, quasi 20mila contagi. L'ISS: "state a casa, situazione grave"

Salgono a quasi ventimila i contagi da covid. L'Istituto superiore di sanità invita a rimanere a casa e a limitare gli spostamenti

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 Aumentano ancora i casi di covid-19. Nelle ultime 24 ore sono stati 19.143 i casi di coronavirus registrati. In calo il numero delle vittime: oggi 91.

I tamponi effettuati sono stati 182.032 nell’ultima giornata, con un aumento di 11.640 rispetto ai 170.392 di ieri.

Sono le cifre diffuse dal bollettino odierno del ministero della Salute.

In Lombardia i nuovi casi positivi sfiorano quasi le 5mila unità, mentre sono 2.280 in Campania e 2.032 in Piemonte. Gli attualmente positivi sono 186.002 (+16.700) con 10.549 pazienti ricoverati con sintomi (+855) e 1.049 in terapia intensiva (+57). Sono in isolamento domiciliare 174mila pazienti mentre sono 2.352 le persone guarite o dimesse.

L’indice di contagio Rt, calcolato sui casi sintomatici, è arrivato a 1,5.

Un dato “significativamente sopra 1, che indica una situazione complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale, con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose regioni e province autonome”. È quanto si legge nel report settimanale dell’Istituto superiore della Sanità e del ministero della Salute. Il dato è riferito alla settimana dal 12 fino a domenica scorsa, 18 ottobre.

Per l’Istituto superiore di sanità è “fondamentale che la popolazione rimanga a casa quando possibile e riduca tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine”.

Sono “necessarie – inoltre – misure, con precedenza per le aree maggiormente colpite, che favoriscano una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e che possano alleggerire la pressione sui servizi sanitari. Tra queste sono comprese restrizioni nelle attività non essenziali e restrizioni della mobilità”. Le Regioni, dal canto loro, devono “realizzare una rapida analisi del rischio e considerare un tempestivo innalzamento delle misure di mitigazione nelle aree maggiormente affette”.

Alla luce dell’attuale situazione epidemiologica, con oltre 19mila contagi, “è importante limitare le uscite da casa allo stretto necessario” spiega il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza. “Cresce notevolmente e rapidamente il numero di casi di Covid e aumentano ricoveri ospedalieri e quelli in terapia intensiva. Aumenta gradualmente – aggiunge – il numero dei focolai che si rilevano a livello scolastico e soprattutto vanno poste sotto attenzione le attività extrascolastiche”.

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