Già domani o al limite venerdì, il Cts discuterà del protocollo “Sugli impianti per lo sci amatoriale” inviato dalle Regioni nei giorni scorsi. L’emergenza Covid continua.
Il documento prevede le regole per l’utilizzo in sicurezza di seggiovie, ovovie, funivie eccetera. Indica cosa farà per ridurre al minimo il rischio di contagio in montagna. Tra i punti che difficilmente avranno il via libera degli esperti quella che piste e impianti siano aperti anche nelle Regioni in zona arancione, con l’obbligo delle mascherine Ffp2 quando si risale e il rilascio del 50% degli skipass rispetto alla zona gialla.
Covid, la situazione migliora. Le regioni con i nuovi colori
Gli esperti molto probabilmente suggeriranno che in zona arancione resti tutto chiuso e al contempo rivedano le regole per la gialla. Gli esperti nelle scorse settimane hanno già ottenuto alcuni cambiamenti, ad esempio la programmazione del numero massimo di skipass utilizzabili su base settimanale. Poi sono state indicate, e in parte ribadite visto che c’erano già dei protocolli specifici, tutta una serie di regole per la sicurezza negli alberghi.
La decisione finale poi spetterà al Governo.
Il 15 di questo mese, teoricamente, scade il blocco allo sci e quindi potrebbe esserci la riapertura. Nella stessa data, in base al decreto del 14 gennaio, cade il divieto di uscire dalle regioni gialle. Se non verrà prolungato, così come lo stop allo sci, potrebbe aprirsi un pezzetto di stagione invernale per i gestori degli impianti, degli alberghi e ovviamente per i turisti. Sembra però difficile che il governo non prenda nuove decisioni di chiusura. Anche se in questo momento ci sono molte regioni in giallo, si teme la ripresa dell’epidemia.