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Covid, contesta l’obbligo delle mascherine: indagato per vilipendio e istigazione a delinquere

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Stefano Moretti, attivista vastese e consigliere comunale, in una diretta Social ha contestato l'azione delle forze dell'ordine. Ora è indagato per due reati.

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Nel pomeriggio di domenica, vista la numerosa presenza di persone sul lungomare di Vasto, le forze dell’ordine sono intervenute per evitare assembramenti in merito alle direttive del governo sul Covid.

“In barba alla Costituzione italiana è vergognoso quello che sta succedendo” urla Stefano Moretti. E aggiunge: “la libertà è al primo posto in questo Paese. Forze fasciste e naziste in questo Paese”. La protesta anti-covid.

Domenica pomeriggio le forze dell’ordine sono intervenute a Vasto Marina per sfollare i passanti in viale Dalmazia. Molti hanno approfittato del bel tempo della domenica delle Palme per fare una passeggiata sul lungomare vastese. Carabinieri e Polizia hanno invitato la folla a sparpagliarsi per evitare contagi da Covid.

Ma per Stefano Moretti, consigliere comunale a Monteodorisio e presidente dell’Associazione antimafia, l’operazione delle forze dell’ordine è andata in conflitto con la Costituzione italiana. A quel punto Moretti, in una lunga diretta su Facebook (bloccata pochi minuti dopo) ha ripreso il suo intervento.

Il video

https://www.zonedombratv.it/web/wp-content/uploads/2021/03/Protesta-Moretti.m4v
Il video della protesta

“Non andate via” ha detto alla folla presente. E ancora: “I dpcm violano la Costituzione”. A quel punto gli agenti lo hanno invitato ad indossare la mascherina, ma Moretti ha rifiutato.

Questa mattina è stato convocato in Questura, dove gli hanno riferito di avere a suo carico due procedimenti penali. Il primo riguardante l’ex articolo 220:

“Chiunque pubblicamente vilipende la Repubblica, le Assemblee legislative o una di queste, ovvero il Governo o la Corte costituzionale o l’ordine giudiziario, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000. La stessa pena si applica a chi pubblicamente vilipende le Forze Armate dello Stato o quelle della liberazione“.

Il secondo riguardante il Dispositivo dell’art. 415 Codice Penale:

“Chiunque pubblicamente istiga alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico, ovvero all’odio fra le classi sociali, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni”.

Dunque, Moretti dovrà rispondere delle due accuse. A difenderlo l’avvocato Giuseppe La Rana del Foro di Pescara.

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