Il tratto di autostrada della A6 crollato appartiene, dal 2016, al gruppo Gavio che l’aveva rilevata dalla società pubblica autostradale.
La concessionaria del tracciato è della Autostrada dei Fiori, già titolare dell’omonima tratta fra Savona e Ventimiglia. Sempre il gruppo Gavio è anche concessionario della Salt nel levante ligure.
Tutto inizia da Marcello Gavio
Negli anni ottanta Marcello Gavio fu titolare di numerose imprese di costruzioni (Itinera, Italvie, Codelfa, Marcora). Di lì in poi, con un processo di privatizzazione delle autostrade italiane, rilevò una buona parte del tracciato autostradale fino a controllare un consorzio di undici concessionarie.
Gruppo Gavio: il monopolista
Il potere del gruppo Gavio si è esteso nel corso degli anni. E, infatti, ha acquisito il controllo di Ativa (concessionaria in regime di prorogatio dal 2016 della Torino-Aosta, della Torino-Pinerolo e della Tangenziale di Torino). Gavio è già concessionario di buona parte della rete autostradale. In particolare si occupa della A4 Torino-Milano, della A21 Torino-Piacenza e Piacenza-Brescia, della A12 Sestri Levante-Livorno-Viareggio-Lucca-Fornola-La Spezia, della A15 La Spezia-Parma, della A5 Quincinetto-Aosta, della A10 Savona-Ventimiglia, della A6 Torino-Savona e della A33 Asti-Cuneo.
Le controllate: ASTM e SIAS
ASTM S.p.A. è una holding industriale attiva nei settori della progettazione e realizzazione di grandi opere infrastrutturali. Gestisce, tra l’altro, le autostrade a pedaggio. Il fatturato è di oltre 1 miliardo di euro con un utile netto di oltre 100 milioni di euro.
SIAS S.p.A. è l’altra holding che opera nel settore delle concessioni autostradali. SIAS è controllata da ASTM, a sua volta sottoposta all’attività di direzione e coordinamento di Argo Finanziaria S.p.A. SIAS ha un fatturato di oltre un milione di euro con un utile netto di 170 milioni di euro.
Argo Finanziaria S.p.A.
La Argo Finanziaria S.p.A. controlla, come detto, SIAS e ASTM e fa parte dello stesso gruppo anche Aurelia S.p.A., che è attiva nel settore dei trasporti e della logistica con numerose società, detenendo inoltre una partecipazione del 3,5% nel Gruppo Ferrovie Nord Milano.
Le azioni
A settembre 2016 l’Autostrada dei Fiori S.p.A. ha acquisito le 66.253 azioni di Autostrada Torino-Savona S.p.A. detenute da Finanziaria Città di Torino Holding S.p.A. Il 1º novembre 2017 la società ha incorporato per fusione la società Autostrada Torino-Savona S.p.A.
L’acquisizione da Mattioda
Il gruppo, tramite le controllate ASTM e SIAS, ha chiuso l’accordo con Ativa a fine ottobre acquistando il 31,7 per cento della società detenuto dal Gruppo Mattioda per un controvalore di 48,9 milioni. Un investimento che non potrà che portare beneficio. Il Mit a chi si aggiudicherà la gestione di una parte delle autostrade piemontesi ha previsto, oltre ad un piano finanziario di 12 anni, anche il pagamento di 305 milioni di euro agli attuali concessionari.
L’accordo
“Contestualmente – scrive il gruppo in un comunicato stampa -, l’accordo sottoscritto tra le parti prevede altresì che ASTM e SIAS acquisiscano la partecipazione, pari al 10,19%, detenuta dal Gruppo Mattioda in SITAF, società concessionaria del Traforo autostradale del Frejus, per un controvalore di euro 53,6 milioni. L’acquisizione della partecipazione in SITAF, un asset di lunga durata che gestisce l’unico traforo alpino autostradale che sarà dotato di due canne per collegare Italia e Francia, assume per il Gruppo ASTM/SIAS una particolare valenza strategica in quanto consente un consolidamento della propria presenza sul mercato italiano ed una semplificazione dell’azionariato e della governance della società”.
Il quasi 50% dei Gavio nel Sitaf
I Gavio salgono al 47,08% di Sitaf che gestisce la Torino- Bardonecchia e il traforo del Frejus. Anas, che detiene la maggioranza, ovvero il 51,09, dovrà cedere il 19% che aveva rilevato dalla ex Provincia di Torino. I Gavio hanno annunciato, tra l’altro, di aver fuso insieme le due società, Astm e Sias, in una grande compagnia, quotata a Piazza Affari, che si avvia ad avere una valenza mondiale. Il gruppo è diventato il secondo operatore autostradale al mondo, dietro Atlantia-Albertis. Una super holding industriale delle concessioni stradali.
La mission
“Gestire le tratte autostradali in concessione con l’obiettivo di offrire un servizio sempre più efficace ed efficiente, ad elevati standard di qualità e sicurezza” si legge sul sito di SIAS E ASTM. “A tal fine – continua la nota – investiamo in persone, mezzi e tecnologie, impegnandoci costantemente a migliorare l’infrastruttura viaria, la mobilità, gli interventi in emergenza, l’informazione e tutti gli altri servizi che possono contribuire a rendere il viaggio in autostrada più sicuro e confortevole, sempre nel rispetto dell’ambiente e con attenzione allo sviluppo del territorio in cui operiamo.”
Speriamo, però, che non torni una nuova tragedia come quella della A6.