Un’inchiesta condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e dalla Procura di Catania rivela un oscuro patto tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo e affiliati alla cosca mafiosa Santapaola Ercolano. Il tutto finalizzato all’elezione dell’attuale sindaco Santi Rando nel 2015.
Corruzione politica e mafiosa nel comune di Tremestieri Etneo. Questa mattina, il sindaco è stato arrestato per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata, scatenando un terremoto politico e giudiziario che ha coinvolto anche il vice presidente della Regione, Luca Sammartino, sospeso per un anno dai pubblici uffici a causa delle accuse di corruzione aggravata.
Le accuse
Le contestazioni nei confronti di Sammartino includono episodi sia durante la sua militanza nel Partito Democratico nel 2019 che in seguito al suo passaggio alla Lega. La Procura di Catania lo accusa di aver esercitato pressioni su funzionari regionali e dell’ASP. Azione fatta per ridurre il numero di farmacie a Tremestieri, al fine di favorire un farmacista che avrebbe garantito voti.
Inoltre, Sammartino è accusato di corruzione. Avrebbe fatto pervenire somme di denaro a un appuntato dei Carabinieri, Antonio Battiato, affinché compisse bonifiche e raccogliesse informazioni sulle indagini in corso. Le accuse si basano anche sulle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che ha testimoniato incontri tra esponenti politici e membri della mafia per influenzare il processo elettorale.
L’indagine
L’indagine ha rivelato una rete di corruzione e malaffare all’interno del Comune di Tremestieri Etneo. Con funzionari infedeli che concedevano favori e appalti a imprenditori amici. L’operazione di questa mattina ha portato all’arresto di 11 persone. Tra questi tra politici, funzionari comunali e imprenditori, accusati di vari reati, tra cui scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata, corruzione e istigazione alla corruzione.
Corruzione politica e mafiosa
La strategia dei vertici comunali mirava a neutralizzare qualsiasi forma di opposizione politica e includeva accordi corruttivi con consiglieri d’opposizione. Mario Ronsisvalle, un consigliere d’opposizione coinvolto nel patto corruttivo con Sammartino, è stato posto ai domiciliari per istigazione alla corruzione. Ronsisvalle, proprietario di una farmacia a Tremestieri, avrebbe ottenuto vantaggi attraverso la riduzione del numero di farmacie nel comune in cambio del suo sostegno elettorale a candidati sostenuti da Sammartino, incluso Caterina Chinnici.
Quest’ultimo è stato coinvolto in un accordo elettorale sia per le elezioni amministrative che per quelle europee del 2019. Fatto che ha rivelato un intreccio nefasto tra politica, mafia e affari illeciti nel cuore del sistema democratico.