Strana la legge che si applica a Pescara. Appena qualche giorno fa un video è diventato virale per via di un inseguimento sulla spiaggia tra forze dell’ordine e un runner. Il giorno dopo, come se nulla fosse, si è svolto un funerale al porto di Pescara nonostante le restrizioni dovute al coronavirus.
Il funerale
Mimmo Grosso, leader della marineria di Pescara, è morto nei giorni scorsi a 58 anni per coronavirus. Per omaggiare il feretro dell’uomo, al porto della città abruzzese il carro funebre ha fatto un lunga sosta. Lì, ad aspettarlo, anche il sindaco della città, Carlo Masci oltre al consigliere regionale Guerino Testa (Fdi), e il presidente del Sib-Confcommercio, Riccardo Padovano. La salma, ricevuta da colleghi e amici, è stata accompagnata da un sottofondo delle sirene dei pescherecci e lunghi applausi.
La questura: ci saranno conseguenze
Ora, però, la questura fa sapere che quella sosta sulla banchina nord avrà conseguenze. Le forze dell’ordine stanno visionando foto e video del passaggio del feretro e dei presenti. Si procederà, a questo punto, alla comunicazione delle sanzioni previste per la violazione dei decreti governativi in materia di assembramenti.
Una prima rilevazione riferisce che sulla strada erano presenti un centinaio di persone che poi si sono accalcate in prossimità del carro funebre. A rischiare, ora, anche l’impresa funebre, che potrebbe rischiare la sospensione temporanea dell’attività.
Istituzioni presenti
Il sindaco Carlo Masci e l’ex consigliere comunale Riccardo Padovano hanno assistito defilati al passaggio del feretro. Il consigliere regionale Guerino Testa, invece, si è fermato per qualche minuto nel piazzale davanti al carro funebre.
“Non ho potuto né voluto sottrarmi all’obbligo e al dovere di un gesto di pietà cristiana al passaggio del feretro di un concittadino strappato all’affetto dei cari dalla pandemia di Coronavirus” ha dichiarato il sindaco Masci. “Ho incrociato per strada il carro funebre con le spoglie di Mimmo Grosso mentre mi recavo in Comune per l’assise civica. Sul lungofiume nord, all’altezza di via Puccini, mi sono fermato il tempo di segnarmi con la Croce, per poi immediatamente proseguire verso il municipio” ha aggiunto ancora il primo cittadino. “Non esistono pertanto – conclude Masci – né casi né polemiche da alimentare strumentalmente. I fatti sono fatti e non sono neppure da interpretare, per la loro totale chiarezza e assoluta trasparenza, perché non ci sono state né deroghe né eccezioni a quanto disposto su scala nazionale dai Dpcm e su scala locale dalle ordinanze che io stesso ho emanato”.
Strano però che proprio il sindaco, con una nuova ordinanza aveva annunciato un giro di vite per far rispettare gli obblighi del dpcm coronavirus.
“Un giro di vite finalizzato a tutelare la salute pubblica in occasione dell’imminente ‘ponte pasquale’ e soprattutto a far sì che gli sforzi finora compiuti dalla popolazione, per la stragrande parte seria e responsabile, non vengano vanificati” annunciava Masci. “Nel provvedimento, che prendo con dispiacere, ma con la determinazione di chi sa che non deve lasciare nulla di intentato per superare questo complicato momento e difendere la popolazione, si pone un freno molto rigido a quanti avessero in mente di partecipare in qualsiasi forma ad eventi riconducibili a riti della Settimana Santa o, per ‘assurdo’, organizzare pic-nic e raduni categoricamente vietati fin dall’insorgere dell’emergenza sanitaria”.
In particolare, è stata firmata “l’interdizione assoluta al transito pedonale sui marciapiedi del lungomare di Pescara, dal confine con il comune di Montesilvano al confine con il comune di Francavilla al Mare, compreso il Ponte del Mare”. Il “divieto tassativo di accedere su tutte le spiagge del litorale cittadino compreso tra i comuni confinanti di Montesilvano e Francavilla” e “negato ogni permesso di stazionare sulle aree verdi del territorio comunale e zone esterne alle carreggiate viarie”.
E, come se non fosse già abbastanza, “l’amministrazione comunale ha richiesto all’Autorità Portuale di procedere alla chiusura con divieto di accesso per le persone anche sui moli nord e sud, sulle banchine e nell’area del Porto Turistico Marina di Pescara.”
Seppur il sindaco passasse di lì per caso, come mai non ha provveduto a sgomberare quel luogo?
Le forze dell’ordine, proprio in quelle ore, fermavano un runner sulla spiaggia pescarese che scappava inseguito da un finanziere che cerca di raggiungerlo.
Il video è stato registrato da un residente dalla finestra di casa. Il runner con maglietta rossa e pantaloni neri corre sul lungomare, attività vietata per le norme di contenimento del coronavirus. A un certo punto compare un’altra sagoma. Si tratta di un finanziere che gli intima di fermarsi. Il corridore si accorge di lui ma anziché fermarsi, accelera la falcata. Dal lungomare devia verso l’uscita dalla spiaggia.
“Il runner che scappava dalla Finanza? Ero io. Mi scuso, però ora basta con le fake news” spiega Mario Ferri alle Iene. “Da un mese ero chiuso in casa. Sentivo il bisogno di sgranchirmi le gambe, così ho fatto una corsa in riva al mare”. Così, “Tra le cuffiette con la musica nelle orecchie che mi hanno isolato dalla realtà, tra la paura non ho capito più nulla e ho iniziato a correre” racconta Ferri. “C’è chi dice che sono stato denunciato, chi invece dice che mi hanno arrestato: tutto falso. E non devo neanche pagare una multa salatissima da 4mila euro. Macché, mi hanno fatto una multa da 400 euro, che pagherò entro 30 giorni e sarà ridotta a 280 euro”.