Ci sono ben 16 casi accertati di coronavirus in Italia. Dopo i 14 della Lombardia, ci sono due cittadini veneti che ai primi esami sono risultati positivi. I due sono già stati isolati in ospedale.
“Siamo preoccupati, ho parlato col sindaco di Vò Euganeo per adottare tutte le misure: chiusura delle scuole, degli esercizi commerciali, cercando di ricostruire tutte le attività sociali e i contatti che queste persone hanno avuto per capire qual è il livello di cordone sanitario da mettere in atto – ha detto a Padova Zaia – Non bisogna diffondere il panico ma prima regola è l’isolamento”.
Pazienti trasferiti
Intanto i due pazienti sono stati trasferiti dall’ospedale di Schiavonia e ricoverati in quello di Padova. In Lombardia risultano contagiati dal coronavirus il paziente 38enne, la moglie incinta, il figlio di un barista di Castiglione d’Adda, tre clienti del bar. Sono risultate positive altre otto persone, fra cui 5 operatori sanitari e tre pazienti dell’ospedale di Codogno dove erano stati ricoverati i primi risultati contagiati.
Tutti i positivi lombardi, ad eccezione del 38enne grave, dovrebbero essere trasferiti all’ospedale ‘Sacco’, più attrezzato per i casi infettivi. Il ‘paziente zero’, l’uomo che avrebbe diffuso il contagio, sta bene ed è risultato negativo al controllo. Dieci i comuni del Lodigiano ‘isolati’, per un totale di 30 mila persone. Tra questi Codogno, Castiglione d’Adda e Casalpusterlengo dove sono stati chiusi scuole, uffici comunali e bar.
Tutti a casa
La Regione ha invitato tutti gli abitanti a ‘restare a casa’. Annullate, ha spiegato il ministro Speranza, “tutte le manifestazioni pubbliche e le attività commerciali se non di prima necessità”, chiuse le aziende e sospese “le attività ludiche e sportive”. Chiuse scuole e asili. “Stiamo mettendo in isolamento circa 250 persone entrate in contatto con i contagiati e stiamo effettuando il tampone”, ha spiegato l’assessore lombardo alla Sanità Giulio Gallera.
Primo contagiato grave
l primo contagiato è in condizioni gravi e il suo ricovero ha provocato la chiusura del pronto soccorso e di tutti gli ambulatori dell’ospedale di Codogno e una serie di accertamenti diagnostici su tutti i pazienti e il personale. In quarantena ‘volontaria’ l’infermiere che lo ha accolto al Pronto Soccorso.
La Difesa ha individuato le strutture in Emilia Romagna e Lombardia che ospiteranno – così come accaduto al centro militare della Cecchignola – circa 200 persone che andranno in quarantena dopo i nuovi casi di contagio da Coronavirus. Si tratta di strutture alloggiative dell’esercito e dell’aeronautica. Una con oltre 130 posti a Piacenza, l’altra con 50-60 posti a Milano.
Intanto, arrivano buone notizie dallo Spallanzani di Roma: il ricercatore italiano risultato positivo al coronavirus durante la quarantena alla Cecchignola “è praticamente guarito”: le condizioni sono ottime e, soprattutto, gli ultimi test hanno dato esito negativo. E stanno molto meglio anche i coniugi cinesi, soprattutto l’uomo, che ormai sono fuori pericolo.
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito del Ministero della Salute