Inutile, quelli della municipale sono sempre in grado di regalarci sensazioni forti. Questa volta, però, il brivido è stato fortissimo per un comandante.
Il fatto è accaduto a fine marzo ma se n’è avuta notizia solo in queste ore. Chissà perché. Se lo chiede anche lo stesso protagonista della vicenda.
Tale Stefano Zazza, comandante dei vigili urbani di Carsoli, un bel giorno ha deciso di provare la sua moto sulla Tiburtina Valeria nel territorio di Riofreddo, in provincia di Roma. Il comandante, forse estasiato dalla potenza della sua moto, ha probabilmente dimenticato le regole della strada e ha azzardato alcuni sorpassi che lo hanno portato dritto dritto nelle braccia dei Carabinieri.
Infatti, i militari dell’Arma lo hanno visto e gli hanno intimato l’Alt. Peccato che il “super comandante”, forse convinto di essere all’interno di una scena di un film, non solo non si è fermato ma avrebbe continuato la sua corsa.
Tutto finito? Manco per niente.
Secondo alcune fonti, Zazza avrebbe avuto parole poco opportune nei riguardi dei Carabinieri che, a quel punto, gli hanno ritirato la patente.
“Ho dovuto superare la striscia continua – spiega il Comandante Zazza a MarsicaLive – per evitare un ostacolo sulla carreggiata, e all’alt dei Carabinieri mi sono fermato ed ho fornito i documenti. Mi sono subito reso conto dell’accaduto, e pertanto ho collaborato con i militari in maniera tale che facessero il loro dovere.”
La prefettura gli avrebbe ritirato la patente per un mese e cinque giorni.
Ad intervenire sulla questione è il consigliere regionale di Sinistra Italiana, Leandro Bracco che chiede spiegazioni al sindaco di Carsoli:
“l’avvocatessa Velia Nazzarro, sindaco della comunità carseolana da circa due anni, ha il dovere di esprimersi su quanto accaduto ma soprattutto si deve comportare, come mi auguro, in maniera terza. Il comportamento che ha avuto il comandante dei vigili di Carsoli – comportamento verso il quale non puo’ esistere indulgenza alcuna – è ingiustificabile. Se il tutto infatti passasse sotto silenzio, che esempio verrebbe dato alla collettività? Confido sul fatto che il sindaco Nazzarro faccia prevalere la ragionevolezza e il buon senso. In gioco, per l’ennesima volta, vi è la credibilità delle istituzioni”.
Zazza tiene a precisare che non era in servizio. Intanto minaccia querele:“ogni strumentalizzazione mirata a danneggiare la mia persona sarà ora perseguita in termini di legge”.