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Civeta di Vasto: il fallimento del Commissario De Vincentiis e dell’assessore ai Rifiuti Campitelli

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La situazione intorno alla discarica del Civeta di Vasto rimane drammatica. E, per questo, il sindaco di Monteodorisio ha chiesto un Consiglio comunale urgente.

Intanto il nuovo commissario del Civeta, Valerio De Vincentiis, ha già chiesto la risoluzione del contratto che delegava alla Cupello Ambiente la gestione della discarica.

Una gestione a dir poco imbarazzante quella del Civeta e di cui, da mesi, ci stiamo occupando.

Dalle 22 dell’altro ieri sera si è sviluppato un incendio nella terza vasca dell’impianto di raccolta dei rifiuti del Civeta in Valle Cena gestita dalla Cupello Ambiente. Vasca, tra l’altro, sotto sequestro dallo scorso 20 marzo. Ad oggi, nonostante la zone sia sta posta sotto sequestro, non si capisce cosa ci sia dietro i continui incendi degli ultimi mesi. Di sicuro c’è un dato: i residenti sono esasperati dalla continua puzza che dalla discarica risalgono fino ai comuni limitrofi.

A pagarne di più le conseguenze Monteodorisio dove, come abbiamo riportato ieri, la situazione appare drammatica al punto che il primo cittadino ha chiesto un Consiglio comunale urgente.

Quelli che…risolvono (forse)

Intanto, De Vincentiis, commissario del Civeta nominato qualche mese fa dal presidente della Regione, Marco Marsilio, pare non essere riuscito a mantenere la parole data a luglio scorso, proprio in occasione del suo insediamento.

“Sono nuovamente giorni difficili per la raccolta dei rifiuti nei Comuni che fanno parte del Consorzio Civeta e conferiscono negli impianti di Valle Cena” spiegava il Commissario il 22 luglio scorso. I Comuni, infatti, dovettero sospendere il conferimento di rifiuti.

“Siamo al lavoro per risolvere questa situazione – spiegò De Vincentiis – ma prima di martedì non potremo dare notizie. Ci stiamo adoperando per ovviare a delle criticità dell’impianto che si trascinano da anni”, aggiunse.

Peccato, però, che quelle criticità, a quanto pare, non siano ancora state risolte e i danni per il territorio continuano. Proprio De Vincentiis nei giorni dell’insediamento era ben consapevole dei problemi del Civeta tanto da ricordare che anche a marzo ci fu un improvviso stop dei conferimenti a causa di un guasto negli impianti. E ai sindaci esasperati il commissario rispose: “Cercherò di agevolare la vita del Civeta e quella dei sindaci consorziati che sono giustamente preoccupati. Negli ultimi mesi l’economia del Polo ha subito degli scossoni (anche in seguito alle vicende del sequestro della terza vasca gestita dalla Cupello Ambiente) che rappresentano un costo per il Civeta e per la comunità”. Dunque, l’obiettivo era quello di “rendere di nuovo virtuoso il processo di smaltimento”  facendo in modo che “questo non sia più un problema. Lo sto facendo con la collaborazione della Regione, in particolare dell’assessore Campitelli con cui mi confronto quotidianamente, e del servizio gestione rifiuti”.

Niente miracoli

A distanza di pochi mesi i miracoli non sono arrivati e De Vincentiis è stato costretto a chiedere la risoluzione del contratto che delegava alla Cupello Ambiente.

“Ritengo che probabilmente l’assessore Campitelli abbia sottovalutato il problema e continui a sottostimare il potenziale rischio che l’area di Valle Cena diventi una delle numerose aree altamente inquinate d’Italia” spiega Pietro Smargiassi, consigliere regionale a 5 stelle.

Nella vicenda del Civeta, una grossa responsablità l’avrebbe anche l’assessore ai Rifiuti, Nicola Campitelli.

“Lo scorso giugno – racconta Smargiassi – interessai il Governo regionale della situazione della discarica di Valle Cena visti i ripetuti episodi di incendio verificatisi in particolare nella terza vasca e chiesi di conoscere le determinazioni dell’Arta circa i rifiuti bruciati e la natura delle sostanze rilasciate nell’aria. Invitai anche a rendere note quali misure di sicurezza erano presenti nel sito e spronai l’assessore Campitelli a effettuare un sopralluogo sull’area per rendersi conto della situazione della discarica. Da allora – conclude Smargiassi – nulla è cambiato, e oggi siamo nuovamente costretti a doverci occupare di un vasto incendio che ha generato un’imponente nube di fumo ed un odore nauseante che si propaga in un raggio molto ampio”.

E dove sono questi dati? Perché non sono stati resi noti? Ma, soprattutto, De Vincentiis e Campitelli sono pronti a riconoscere il fallimento politico-gestionale e lasciare le poltrone? Vedremo.

di Antonio del Furbo



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