Il giudice ha rigettato la richiesta cautelare presentata dal Consorzio dei Rifiuti perché il pericolo è:”manifesto il pericolo di pregiudizio per il creditore”.
Il gruppo AIA ha quindi incassato l’ennesima vittoria con la decisione del giudice Roberto Ferrari. Cirsu aveva richiesto di scindersi nonostante l’opposizione del creditore ma il tribunale ha ritenuto infondate le contestazioni mosse dal Consorzio circa la validità del credito vantato da AIA.
Lo stesso tribunale, che aveva respinto precedentemente per due volte le richieste di Cirsu in ordine alla sospensione del titolo esecutivo in possesso di Aia nei propri confronti, ha constatato che la dismissione del solo patrimonio attivo (la parte buona) della società in favore di una NEW-CO libera da ogni peso di indebitamento pregresso, prefigura una grave lesione dei diritti del creditore. Tutto questo alla luce della ritenuta infondatezza delle contestazioni mosse da Cirsu riguardo al credito vantato da AIA, e senza aver prestato idonea cauzione a garanzia del credito posto a fondamento dell’opposizione.
Il credito vantato da Aia è di 2250mila euro a titolo di corrispettivo della cessione di azioni di Sogesa S.p.A. fondato su atto pubblico nel 12/10/11. Il pericolo di pregiudizio per i creditori, è giustificato dal fatto che la società ricorrente è “già in stato di insolvenza” ciò da determinare “la proposizione di un accordo di ristrutturazione” e che “ha disposto l’assegnazione del proprio patrimonio ad altra società senza accollo del debito nei confronti del creditore opponente”.
Aia riuscirà, a questo punto, a recuperare la somma spettante?
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