Mario Draghi ha incentrato l’intera vita in una sorta di andirivieni tra la sua città natale e le metropoli che contano nel mondo. Draghi è passato per New York, Londra, Francoforte, per ricoprire incarichi di prestigio e ruoli decisivi in istituzioni pubbliche e private.
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Alla fine l’amore per la sua terra vince e torna in Italia, nella Roma che lo riporta al centro dell’interesse internazionale. Lui è l’uomo che dovrà guidare l’Italia nel suo momento più difficile aggravato dalla pandemia da Covid-19. Il suo governo, appena formato, ha l’obiettivo di ridare speranza e fiducia agli italiani.
I luoghi di Mario Draghi
Mario Draghi ha sfiorato già nel 2008 la carica di presidente del Consiglio quando il suo nome venne fuori come possibile successore di Romano Prodi. Palazzi romani che lui li conosce già bene, essendo stato, nella sua lunga carriera, anche direttore generale del Ministero del tesoro e governatore della Banca d’Italia.
Ma Draghi conosce a fondo anche i palazzi delle istituzioni europee, visto che dal 2011 al 2019 ha ricoperto la carica di presidente della Banca centrale europea.
Draghi è schivo, riservato sui luoghi e sulle abitudini della sua vita privata. Non si sa nulla della moglie Serena Cappello e dei due figli, Federica e Giacomo.
Mario Draghi: dove è nato, dove ha studiato
Mario Draghi nasce a Roma il 3 settembre 1947. A 15 anni perde i genitori, il padre Carlo, padovano, dipendente della BNL, e la madre Gilda, farmacista originaria di Monteverde (Av). Lui e i fratelli minori, Andreina e Marcello, vengono cresciuti da una sorella del padre.
Draghi si forma dai Gesuiti: frequenta il liceo classico dell’Istituto Massimiliano Massimo di Roma in cui incontra i compagni di classe Luca Cordero di Montezemolo e Giancarlo Magalli.
Nel 1970 si laurea in Economia all’Università di Roma “La Sapienza” con una tesi su “Integrazione economica e variazione dei tassi di cambio“.
Il dottorato al MIT negli USA
Arriva negli Stati Uniti, a Cambridge nel Massachusetts, per perfezionare gli studi. Nel 1971 entra nel prestigioso Massachusetts Institute of Technology, a Cambridge, dove consegue il PhD. Prima di raggiungere i 30 anni si sposa e negli Usa si dedica al basket.
Gli anni da professore
Draghi viene soprannominato “l’Americano” – per i tanti anni vissuti negli Stati Uniti e la sua esperienza nella banca d’affari statunitense Goldman Sachs – e “il Professore”. La sua carriera accademica iniziò all’università di Trento, dove insegnò dal 1975 al 1978, per poi passare all’università di Padova e infine all’università di Firenze, dal 1981 al 1991
Gli anni al ministero del Tesoro e alla banca Mondiale
Non solo la carriera accademica: Mario Draghi inizia nel 1983 il suo viaggio nelle istituzioni pubbliche, con l’incarico di consigliere dell’allora ministro del Tesoro Giovanni Goria. Tra il 1984 e il 1990 è direttore esecutivo della Banca Mondiale e dal 1991 al 2001 è direttore generale del Ministero del tesoro.
Sono gli anni difficili per l’Italia, quelli delle privatizzazioni delle società a partecipazione statale. Mario Draghi gioca un ruolo decisivo, che gli costa anche la feroce accusa di aver “svenduto” il patrimonio statale
L’incontro sullo yacht reale Britannia
Nel giugno 1992, all’alba della stagione delle privatizzazioni di IRI, Telecom, Eni, Enel e altre aziende, Mario Draghi salì a bordo dello yacht HMY Britannia della regina Elisabetta II. Salpato da Civitavecchia verso la costa dell’Argentario, il panfilo fu salotto d’affari, ospitando l’incontro tra banchieri inglesi e un gruppo di manager ed economisti italiani.
La collaborazione con Goldman Sachs
Mario Draghi ha collaborato anche con la banca statunitense Goldman Sachs, di cui Draghi è stato, dal 2002, vice chairman e managing director alla guida delle strategie europee dalla sede di Londra, e, dal 2004 al 2005, membro del comitato esecutivo del gruppo. Una collaborazione che gli creò non pochi problemi quando la sua candidatura venne proposta per la presidenza della Bce.
In particolare, a Draghi viene rimproverato il coinvolgimento nella vendita di derivati alla Grecia che le permetteranno di entrare nell’Euro.
Governatore della Banca d’Italia
Nel 2005, dopo l’incarico alla Goldman Sachs, Mario Draghi divenne governatore della Banca d’Italia. Dopo la nomina, Draghi vendette le sue azioni della banca statunitense. A palazzo Koch rimase fino al 2011, quando lasciò a fine mandato.
Presidente della Banca Centrale Europea
Dalla banca centrale nazionale a arrivò a quella europea rimanendoci dal 2011 al 2019. Draghi a Londra il 26 luglio 2012 dichiarò che la BCE avrebbe fatto qualunque cosa pur di salvare l’euro.
L’incarico per Palazzo Chigi
Palazzo Chigi, affacciato su piazza Colonna, è sede del Governo e residenza del presidente del Consiglio dal 1961. Chigi fu fatto costruire, riorganizzando anche edifici precedenti, nel 1578 dalla famiglia Aldobrandini. Ma il nome lo deve ai Chigi, facoltosa famiglia di banchieri di origini senesi, che ne presero possesso nel 1659.
Lo studio del Presidente del Consiglio e la sala del Consiglio dei ministri si trovano al primo piano nobile.
I luoghi della famiglia Draghi
Mario Draghi ha sempre tutelato la sua privacy e poco si sa della sua famiglia. Molto discreta e riservata la moglie, Maria Serena Cappello, “Serenella” per gli intimi, veneta di Noventa, di nobili origini.
Proprio il Veneto fu cornice del loro primo incontro da ventenni.
I due figli di Mario Draghi, la primogenita Francesca, laureata in Biochimica e Filosofia, e Giacomo, bocconiano, si tengono anche loro molto lontano dai riflettori.
I viaggi istituzionali di Draghi
Innumerevoli i viaggi istituzionali fatti nel mondo grazie ai prestigiosi incarichi che ha ricoperto nella sua carriera. In questa foto particolarmente curiosa lo vediamo a Jackson Hole, località del Wyoming, negli Stati Uniti, che ospita ogni anno, sin dagli anni Ottanta, un simposio annuale di economia politica.
Lo organizza la Federal Reserve Bank di Kansas City e vi partecipano tutti i principali rappresentanti delle banche del mondo. Qui Mario Draghi, in qualità di presidente della BCE.