La vicenda di David Rossi non accenna ad arrivare a conclusione. L’ultima mossa annunciata, per tentare di non far finire nel buio una morte piena di misteri, è la proposta di legge con l’intento di istituire una commissione d’inchiesta sulla morte del manager.
L’iniziativa avanzata nelle settimane scorse da Walter Rizzetto, di Fratelli d’Italia, è a buon punto. Infatti prosegue l’iter congiunto nelle commissioni Giustizia e Finanze. Ieri le due commissioni hanno stabilito il termine per la presentazione degli emendamenti, cioè oggi alle ore 18. Ne dà notizia Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera e deputato M5s. “L’organismo parlamentare d’inchiesta – ricorda – durerà per tutta la durata della legislatura e avrà il compito tra l’altro di ricostruire le cause e i motivi della caduta mortale di David Rossi ed esaminare il materiale raccolto dalle inchieste sulla vicenda. Ad oggi non sono chiare le circostanze della scomparsa di David Rossi né ci sono risposte soddisfacenti in sede giudiziaria”
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David Rossi cade dall’ufficio di Rocca Salimbeni dal terzo piano di un palazzo del IV secolo, quartier generale di Mps, il 6 marzo 2013. Dopo un’ora sul posto arrivano due uomini: sono Giancarlo Filippone e Bernardo Mingrone. Il primo è un collega del manager nonché amico dell’ex responsabile della comunicazione di Mps. Filippone viene allertato della Tognazzi preoccupata dal mancato rientro del marito. Rossi telefona nel pomeriggio alla moglie dicendole informandola dell’imminente rientro a casa. Trascorsa un’ora la donna avverte Filippone.