Il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha intentato un processo per lesa maestà verso Il Fatto.
Un attacco all’informazione molto pesante a quanto pare. Il Senato ha accordato alla Casellati, quando già era diventata la seconda carica dello Stato un vitalizio. Assegno riferibile agli anni che ha trascorso al Consiglio superiore della magistratura.
“Proprio al fine di evitare ogni possibile accusa di interferenza, l’Attrice (Sua presidenza che agisce in giudizio, ndr) ha voluto che decidessero sulla sua posizione i componenti del Consiglio di Garanzia nominati dal predecessore Pietro Grasso”, si legge nella citazione di fronte al Tribunale di Padova vergata dai legali di Casellati. Per i legali è giusto assegnarle anche per il periodo trascorso al Csm il ricco assegno. Decisione che invece le era stata negata in primo grado, quando ancora non era a Palazzo. Quel che è certo è che per sei mesi è stata ritardata la nomina dei nuovi organi di giustizia interna di Palazzo Madama. E che sono stati da lei insediati solo a ottobre 2018, dopo la sentenza che le stava a cuore.
Casellati contesta anche il racconto delle vicende dei suoi due figli che si sono ripetutamente intrecciate con la sua carriera. Come molti altri articoli che si riserva di produrre in giudizio a “ulteriore dimostrazione dell’astio personale nei suoi confronti e dell’animus diffamandi dei convenuti”.
Dunque, Il Fatto avrebbe accostato Casellati alla sua sarta di fiducia e al di lei figliolo finito nei guai per una storiaccia di molestie a sfondo sessuale. E, soprattutto, della gestione del Palazzo e dell’aula che le sono valse non poche critiche dai gruppi parlamentari.
Le coincidenze della Casellati
Durante il suo percorso la Casellati ha “inciampato” in una lunga serie di coincidenze. Fatti riferibili al ruolo del presidente del Senato e alle carriere professionali dei suoi due figli, Alvise e Ludovica. Due figli, uno ex avvocato d’affari a New York oggi direttore d’orchestra, l’altra ex dipendente di Publitalia, la concessionaria pubblicitaria di Mediaset. Quest’ultima oggi “appassionata di cicloturismo” creatrice della società, Green Life, che edita il blog Viaggi in bici.
Il viaggio in Colombia
Il giorno del rientro da un viaggio in Colombia la Casellati ha “consegnato l’onorificenza di commendatore della Stella d’Italia a Julia Salvi, fondatrice e direttrice del Festival musicale di Cartagena”. Salvi ha meritato la Stella d’Italia anche perché ha manifestato lungimiranza artistica con l’invito al Festival del maestro Alvise Casellati, che s’è esibito lo scorso gennaio in plaza de San Pedro Claver a Cartagena. E non è l’unica “coincidenza”.
“Un lasso di tempo più esiguo ha diviso il concerto di Alvise a Baku, in Azerbaigian, e la visita di Casellati – raccontava Il Fatto. Alvise era in cartellone il 5 ottobre 2018, la presidente è sbarcata il 18, tre mesi dopo Sergio Mattarella, per una forma di diplomazia pleonastica: la prima e la seconda carica dello Stato che omaggiano la Repubblica azera a stretto giro. Agende più clementi negli Stati Uniti. In missione tra Washington e New York, il 3 luglio 2018, dopo un pranzo da Eataly, Casellati si è ritrovata un pomeriggio libero e così l’ha riempito con una gita a Central Park per assistere a Opera italiana is in the air del maestro Alvise, un evento gratuito per allietare la comunità italiana con Verdi, Rossini, Puccini, finanziato da Eni, Eataly, Banca Intesa, alimenti Cremonini, costruzioni Pizzarotti, Banca Intesa.“
Sul mensile delle Frecce delle Ferrovie dello Stato, nel numero di dicembre, la Freccia dava spazio a una intervista di tre pagine sempre ad Alvise. Un “buon legame” quello tra la Casellati e l’ad di FS Gianfranco Battisti, ricevuto a Palazzo Madama in ottobre. Alvise, “per rendere edotti i colleghi, spiega che compra il frac da Brooks Brothers, però non cede alla volgarità di precisare che Brooks Brothers ha pagato Opera italiana is in the air”.
Casellati jr.
Le “coincidenze” riguardano però anche la figlia di Casellati, Ludovica: “La Freccia di aprile propone un testo di una scrittrice emergente, Ludovica Casellati: Compagna di viaggio, la bicicletta. L’occasione è buona per promuovere il libro di Ludovica e per segnalare i ‘bike hotel’ più suggestivi. Per questioni di eleganza, la Freccia non avvisa il lettore che tra le strutture menzionate ci sono pure quelle del circuito ‘Luxury Bike Hotel’ di Ludovica”.
Viaggi in bici, dal 2017, organizza il premio “Urban Award” per la “mobilità dolce” in città, patrocinato dal ministero dell’Ambiente. [..] Viaggi in bici fa parte di Green Life, una società che fattura 55.606 euro, eppure è riuscita a suscitare l’interesse di sponsor facoltosi, come Acea Energia e Fondazione Iseni Y Nervi.
Come ammette Ludovica, “Urban Award” esiste perché la Fondazione Iseni del gruppo sanitario Iseni lo sostiene con affetto. Un affetto reciproco. Il 24 maggio 2018, Casellati ha benedetto la riforma grafica del portale Malpensa 24 di Iseni Editore e incontrato, accompagnata da Ludovica, il patron Fabrizio Iseni, giurato di “Urban Award”. Il 2 ottobre, la Fondazione ha presentato in Senato il settimo congresso nazionale, che si è tenuto a Saint Vincent, delle “giornate cardiologiche”.
Per essere di poche parole definirei la signora Casellati una donnaccia che ha usa la sua carica istituzionale anche per fini personali e familiari. Mi limito qui