L’Agenzia delle entrate-Riscossione, dopo che il D.L. 50/2022, cosiddetto decreto Aiuti, ha modificato in maniera rilevante le regole per rateizzare le cartelle esattoriali, ha pubblicato la nuova modulistica per richiedere la rateizzazione delle cartelle di pagamento.
Grazie alla Legge di conversione del Dl Aiuti, il contribuente potrà rateizzare i debiti in maniera più semplice e la decadenza dalla rateazione si avrà solo dopo il pagamento di un numero di rate pari a 8. Il precedente limite era fissato a 5 rate. A breve, la rateazione sulla base delle nuove regole potrà essere richiesta anche tramite la propria area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate-riscossione.
Queste le ultime novità e nuovi modelli di richiesta.
Rateizzazione delle cartelle di pagamento: le nuove regole nel decreto Aiuti
Il decreto Aiuti incide profondamente sulla norma riguardante rateazione delle cartelle esattoriali, ex art.19 del DPR 602/73.
Prima di tutto, le novità riguardano le rateazioni ordinarie ossia quelle fino a 72 rate.
Per le richieste di dilazione presentate dal 16 luglio 2022 in avanti, è elevata da 60 a 120 mila euro la soglia di debito per la quale è possibile ottenere la rateazione:
- in modo automatico e
- con una domanda semplice (modello R1).
Per tali tipi di rateazione il contribuente non deve presentare l’ISEE. Infine il limite di 120.000 euro è riferito a ogni singola istanza di rateizzazione.
Decadenza dalle rate
Per le richieste di rateizzazione ordinarie o straordinarie presentate dal 16 luglio 2022, la decadenza dai piani di rateizzazione si configura in mancato pagamento di 8 rate, anche non consecutive, invece delle 5 precedentemente previste. In caso di decadenza, il debito non potrà essere nuovamente dilazionato.
La decadenza dalla rateizzazione di uno o più carichi non preclude, tuttavia, la possibilità di chiedere la dilazione del pagamento per altre cartelle/avvisi diversi da quelli per i quali è intervenuta la decadenza.
Confermate le regole adottate durante la pandemia
Rimangono in essere le disposizioni a carattere emergenziale adottate durante la pandemia.
Dunque:
- per i piani di dilazione in essere all’8 marzo 2020 (21 febbraio nel caso di soggetti residenti nella cosiddetta ex “zona rossa”), la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 18 rate anche non consecutive;
- per le rateizzazioni concesse dopo l’8 marzo 2020 e richieste fino al 31 dicembre 2021, la decadenza si perfeziona al mancato pagamento di 10 rate anche non consecutive.
Ancora, per le rateizzazioni richieste a partire dal 1° gennaio 2022 fino al 15 luglio 2022 la decadenza si verifica dopo il mancato pagamento di 5 rate.
Per quale concesse dal 16 luglio in avanti varranno le nuove regole (decadenza dopo 8 rate).
Nuovi modelli per richiedere la rateizzazione delle cartelle di pagamento
In considerazione delle novità introdotte dal decreto Aiuti, è stata adeguata la modulistica per richiedere la redazione della cartelle esattoriali. La stessa modulistica e le nuove regole dovrebbero valere anche in riferimento a debiti contestati con gli avvisi di accertamento esecutivi dell’Agenzia delle entrate e degli Enti locali nonché per gli avvisi di addebito Inps. Sempre se tali debiti sono stati già affidati per il recupero all’Agenzia delle entrate-riscossione.
Sulla modulistica, come da avviso pubblicato in data 18 luglio 2022 dalla stessa Agenzia delle entrate-riscossione, sono stati pubblicati i nuovi modelli per fare richiesta di rateizzazione.
Rateizzazione fino a 120.000 euro
A breve sarà disponibile anche il servizio on line per richiedere la dilazione automatica fino a 120 mila euro.
Infatti, accendendo con le credenziali Spid, Cie e Cns al servizio “Rateizza adesso”, disponibile nell’area riservata del portale di Agenzia delle entrate-Riscossione, sarà possibile presentare in maniera autonoma la richiesta di rateazione.
Il contribuente in automatico riceverà il piano di dilazione con le scadenze dettagliate. Senza la necessità di allegare ulteriore documentazione che attesti la condizione di difficoltà economia per i pianti di dilazione fini a 72 rate, se il debito non supera 120.000 euro.