I militari dell’Arma sono intervenuti nel quartiere Prati per un presunto “cavallo di ritorno” di una borsa, rubata poco prima da due uomini, secondo le prime informazioni di origine nordafricana. Intercettati, uno di loro ha estratto l’arma e ha colpito il vice brigadiere Mario Rega Cerciello, di 35 anni. Ora la procura di Roma indaga per omicidio. Stamattina quattro persone sono state prelevate presso l’Hotel Le Meridien di piazza Cavour e portate in Caserma.Il vice brigadiere è stato ucciso a Roma nella notte con otto coltellate mentre era in servizio.
Nel video che vi proponiamo si vedono i due assassini in fuga subito dopo aver accoltellato il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Uno dei due uomini che scappano tiene in mano una borsa. La stessa che era stata rubata a un uomo e che è stato poi contattato per la restituzione, previo pagamento.
Il video avrebbe fotografato la scena dello scambio: nelle immagini i due ragazzi compaiono insieme a un uomo senza capelli che sarebbe l’autore della denuncia per furto.
Il vice brigadiere, stando alla ricostruzione fornita dal collega Andrea Varriale, è stato colpito da otto coltellate, delle quali una al cuore, che hanno permesso al malvivente di fuggire. Il fatto è successo poco dopo le 3 di notte, quando un gruppo di carabinieri della stazione di piazza Farnese è intervenuto in via Pietro Cossa per un presunto “cavallo di ritorno” di una borsa, rubata poco prima dai due uomini. Tutto è iniziato “con un borseggio a piazza Mastai – racconta Varriale – La vittima viene derubata di borsello e cellulare, denuncia il furto dopo aver chiamato il suo cellulare rubato dai due magrebini. Al telefono i ladri gli avevano dato appuntamento vicino a piazza Cavour per la restituzione in cambio di una somma di denaro”. Secondo la ricostruzione, sul luogo fissato per l’incontro sono così intervenute due pattuglie, una del 112 e una in borghese, accompagnate dalla vittima che aveva denunciato il tentativo di estorsione. All’appuntamento in via Cossa arriva prima la sua pattuglia. “Quando li abbiamo visti ci siamo avvicinati, ci siamo qualificati e dopo pochi istanti ne è nata una colluttazione tra i due carabinieri e i due magrebini”, racconta il collega di Cerciello. I due si sono presentati all’appuntamento con il volto semicoperto. Secondo l’identikit ad accoltellare il vicebrigadiere sarebbe stato un uomo alto circa 1 metro e 80 con indosso jeans e camicia a scacchi. L’altro ha un tatuaggio sul braccio destro.
“Dopo poco ho sentito Mario urlare colpito da più coltellate – ha continuato il carabiniere – Mi sono precipitato per soccorrerlo mentre i due si davano alla fuga. Ho chiamato subito i soccorsi e la centrale operativa per chiedere aiuto e dare la descrizione dei due aggressori”.
I fatti
Si chiamano Christian Gabriel Natale Hjorth ed Elder Finnegan Lee i due giovani responsabili dell’omicidio del vicebrigadiere Cerciello. Hanno 19 e 20 anni e sono cittadini americani. Il loro fermo per omicidio volontario e tentata estorsione è arrivato al termine di un lungo interrogatorio in cui uno dei due ha confessato di aver dato 8 coltellate al carabiniere di 35 anni. Durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto davanti al gip Finnegan Lee si è avvalso della facoltà di non rispondere. “Per rispetto del militare è meglio stare in silenzio”, ha detto fuori dal carcere di Regina Coeli il suo difensore, Francesco Codini. Il gip di Roma, Chiara Gallo, si è riservata di decidere in merito alla convalida del fermo dei due, che sono accusati in concorso in omicidio e tentata estorsione.
Cosa è successo?
Dopo la mezzanotte i due americani sono a caccia di cocaina e cercano uno spacciatore. Si avvicinano a un uomo (a cui verrà rubato il borsello nero), in piazza Mastai, gli chiedono la droga. Lui non ne ha. Gli indica però il pusher da cui acquistarla. Gli americani vanno dallo spacciatore, comprano per 100 euro la dose e se ne vanno. Quando consumano la droga i due si accorgono che la bustina contiene aspirina. Tornano in piazza, non trovano più lo spacciatore e se la prendono con Brugiatelli. Gli prendono il borsello di pelle e fuggono via. “Con la minaccia di non restituire altrimenti quanto sottratto, contattati telefonicamente, formulavano una richiesta di una ricompensa di 100 euro” , scrive poi il pm nel decreto di fermo.
Stando alla ricostruzione della Procura, dopo aver stabilito un appuntamento in zona Prati per la riconsegna dello zainetto rubato, “raggiunto il luogo concordato e avvicinatisi i due carabinieri Mario Rega Cerciello e Andrea Varriale in borghese allertati dal Brugiatelli, nonostante i due militari si fossero qualificati come appartenenti all’Arma dei carabinieri, dapprima ingaggiavano una colluttazione rispettivamente il Cerciello con Elder e il Varriale Andrea con Natale Hjorth” dopodiché Elder – si legge nel decreto – colpiva con “numerosi fendenti il Cerciello” colpendolo “in zone vitali” tanto che a seguito dei fendenti inferti “il carabiniere Cerciello decedeva presso il pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito”. Dopo l’aggressione entrambi i responsabili scappavano “incuranti delle condizioni del Cerciello, esanime”.