Un carabiniere traffica droga. A scoprirlo i suoi colleghi del nucleo investigativo del comando provinciale di Roma. Lo seguono, lo intercettano e svelano la sua attività anche in servizio.
E seguendo le tracce del carabiniere arrivano in Puglia, a Brindisi, dove scoprono un canale di approvvigionamento per le piazze di spaccio romane legato alla mafia pugliese. L’indagine “Box” è iniziata così e stamattina ha portato a 13 arresti su disposizione del tribunale di Roma. L’inchiesta è stata coordinata dalla direzione distrettuale antimafia con la partecipazione dei carabinieri di Brindisi. Gli arrestati sono accusati a vario titolo, di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti, ricettazione, detenzione e porto in luogo pubblico di arma da fuoco.
Il carabiniere arrestato lo scorso 24 marzo dopo due anni di indagini è Modestino Capazzo.
L’uomo è stato scarcerato in attesa del processo. L’Arma lo ha espulso dopo due settimane dall’arresto. Di fatto Capazzo è stato il gancio per i carabinieri del nucleo investigativo per arrivare a scoprire un ben più ampio traffico di droga. Il carabiniere in un garage all’Infernetto custodiva 35 chili di hashish che avrebbe poi rivenduto. L’indagine ha preso il via nel 2016. L’inchiesta ha portato gli inquirenti a scoprire i volti dei trafficanti. Uno di questi è di origine pugliese. L’altro è Renato De Giorgi, narcotrafficante in Grecia ma originario di Brindisi, il quale spediva la droga attraverso i corrieri espressi. La droga, in arrivo da Malaga, veniva nascosta in congelatori a pozzetto e destinata ad aziende inesistenti.
La capitale era invasa da fiumi di cocaina, hashish e marijuana nelle piazze di spaccio dei quartieri “La Rustica”, “Ponte di Nona”, “Acilia” e nel litorale romano. Uno dei sequestri più grossi risale al 2016, a Roma: un corriere stava trasportando su un furgone Mercedes 53 chili di marijuana, nascosta in 3 congelatori a “pozzetto”. Per prendere accordi sui carichi di droga i trafficanti arrivavano a Brindisi e si rivolgevano a soggetti contigui della mafia locale. De Giorgi era uno dei trafficanti di spicco operativo in Puglia e condannato dalla Corte penale di Ioannina (in Grecia) alla pena di 15 anni dopo il suo arresto nel 2018 per traffico di stupefacenti. È stato trovato con 27 chili di cocaina che stava importando in Italia.
I carabinieri hanno anche accertato che tra gli indagati c’era chi possedeva armi clandestine.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 2 chili di cocaina, 123 chili di hashish e 54 chili di marijuana. Sequestrata anche una pistola a tamburo calibro 22 con matricola abrasa.