In Abruzzo si sta per entrare nel periodo più caldo della campagna elettorale. Le vacanze, per chi le ha fatte, sono quasi finite e a settembre saremo tutti sugli spalti a goderci lo spettacolo. Si preannunciano botti da fine anno. Colpi bassi ma anche alti. Siluri che partiranno da Manoppello e da Teramo. Da Chieti a Tollo. Le ambasciate sono state avvertite di abbandonare gli edifici entro fine anno.
In Abruzzo si sta per entrare nel periodo più caldo della campagna elettorale. Le vacanze, per chi le ha fatte, sono quasi finite e a settembre saremo tutti sugli spalti a goderci lo spettacolo. Si preannunciano botti da fine anno. Colpi bassi ma anche alti. Siluri che partiranno da Manoppello e da Teramo. Da Chieti a Tollo. Le ambasciate sono state avvertite di abbandonare gli edifici entro fine anno.
I due pretendenti che si contenderanno la poltrona regionale più comoda sono, se la magistratura è d’accordo, Gianni Chiodi, detto ‘Gianni Tabella’ e Luciano D’Alfonso, detto ‘Big da Manoppello’. A dir la verità inizialmente non ne eravamo molto convinti in quanto c’era l’incognita ‘sempretriste’ ovvero dell’avvocato prestato all’editoria: Giovanni Legnini. L’uomo della ‘Rocca’ prestato a banche e tv, sarebbe potuto essere il candidato simbolo del partito liquido (Pd ndr) se solo non avesse ricoperto il ruolo di sottosegretario all’editoria (ahahahhaha). L’incognita però rimane: e se il Governo cade? Giova tornerebbe alla ‘Rocca’ a fare l’avvocato? Non credo. Comunque ‘Big da Manoppello’ si sta dando da fare. Organizza ogni giorno un incontro sui temi più svariati: ‘Gettare ponti Andare avanti’, ‘La Regione luogo del fare’, ‘La figura, il pensiero e le opere di Panfilo Gentile’, ‘La montagna che guarda al futuro’, ‘A quando la ripresa?’, ‘Il futuro dell’Abruzzo’, ‘Una collina forte per una Provincia che funziona’ e, ciliegina sulla torta, ‘Il ponte del cielo’. La crisi mistica non è mai finita per ‘Big’. Prima delle elezioni mancano ancora molti convegni tra i quali ricordiamo: ‘L’uomo mandato da Gesù a Pescara’, ‘Colui che è’, ‘Storia del messaggero di Dio’, ‘Luciano sul monte Sinai’, ‘La mano che ti ha guarito’ e ‘I miei primi mille anni sulla terra’.
Se da una parte abbiamo questi argomenti dall’altra, sempre nello stile dell’autocelebrazione, abbiamo uno stile leggermente diverso fatto di numeri. Se ‘Big’ preferisce affidarsi all’Onnipotente, ‘Gianni Tabella’ si affida alla matematica. Non passa giorno che il presidente della Regione Abruzzo non tiri fuori un grafico o dei dati che riportano inequivocabilmente i successi della sua amministrazione. Così si inizia con i dati ‘Igrue’ della Ragioneria dello Stato che mette l’Abruzzo al primo posto delle regioni che hanno più speso i fondi europei. Quindi la citazione del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza:«Forse allora questo sistema è vicino a un punto di rottura, e noi dobbiamo dare una risposta europea, con atenei che costano meno e hanno parametri diversi, più adatti al mondo che cambia». Citazioni ad effetto tipo:«L’esistenza di qualche eccellenza non può essere la scusa per la proliferazione della mediocrità» per finire poi con il classico sulle tasse:«Anche io, come Giavazzi, crederò che il governo sia impegnato a ridurre le spese (per ridurre le tasse) quando Letta e Saccomanni si recheranno a Bari, Messina o Urbino per spiegare che la chiusura di quelle tre Universita (in fondo alla classifica dell’Anvur) e’ nell’interesse dei loro figli.
Non è frequentando una fabbrica delle illusioni che ci si costruisce in futuro».
Nella contesa s’inseriscono anche due ‘amanti’ dei politici dei protagonisti: Gabriele Rossi Di Giulianova, detto ‘Cabri Red’ e Camillo D’Alessandro, detto ‘Camill bill capill’. ‘Cabri Red’ non perde occasione per commentare ogni parola, riflessione, citazione di ‘Gianni Tabella’ su facebook. ‘Red’ stravede per ‘Gianni’ al punto di riprenderlo e correggerlo anche su determinati concetti. Dall’altra parte, ‘Camill’, appare più moderato nell’adulazione del ‘Big’ ma sempre pronto a dare filo da torcere ai ‘nemici’.
Tutto si svolge su facebook che, almeno per noi, ha preso il posto della prima serrata televisiva. ‘Camill’ ieri sulla sua pagina posta un proprio intervento sulla questione università, in cui ‘Gianni Tabella’ ha dichiarato di essere d’accordo sulla chiusura delle università di Bari, Messina e Urbino. Scrive ‘Camill’:«La dichiarazione di Chiodi sulle università è una battuta da “figlio di papà” , propria della arroganza di chi ha avuto la possibilità di studiare e pagare università private, i suoi figli non andranno ad Urbino o a Bari ma tanti figli di tanta gente normale si, studia nelle università di Provincia perché non ha la possibilità neanche di sostenere i costi di una permanenza fuori sede, cosa che un figlio di papà non può sapere. Da un presidente della regione – continua il consigliere regionale – ci si sarebbe aspettato che invece di invocare la chiusura si attivasse e reclamasse la cura delle università pubblica, a partire da quelle in difficoltà , non il contrario. Ma anche il diritto alla formazione universitaria per Chiodi è cosa da sottoporre alla regola mercato». Se fossimo nella scena di un film cosa accadrebbe secondo voi? Accadrebbe che ‘Cabri Red’ prendesse la tastiera del pc e scrivesse sulla bacheca di ‘Camill’. «Roger Abravanel sul Corsera: Se il «diritto allo studio» protegge insegnanti mediocri, ciò va a scapito degli studenti con meno mezzi per i quali la scuola è la unica vera chance di azzerare i privilegi della nascita; continuerà in Italia la discriminazione tra gli studenti del Nord che hanno scuole di livello europeo e quelli del sud che l’Ocse misura essere a livello dell’Uruguay e della Thailandia». Risposta secca del magico Camillo:«Ti consiglio di leggere meritocrazia di Roger Abravanel, visto che lo citi. Se fosse applicata la sua tesi non ci sarebbero incarichi agli “amici” del Presidente senza avvisi pubblici e confronti tra curriculum, non potrebbe capitare quanto capita in Abruzzo con gli amici di Gianni Chiodi». Tagliente come un coltello coreano regalato da Kim Jong-un ad Antonio Razzi. Sul profilo di ‘Gianni Tabella’ è presente il commento di ‘Camill bill capill’. ‘Gianni Tabella’ commenta:«in effetti lui sa cosa è la vita e come guadagnarsi il pane……io no» aggiungendo la faccina sorridente. Quindi interviene Giuseppe Tarantini:«Ti piace vincere facile, stasera» e poi, ovviamente, ‘Red Cabriel’:«Se la sinistra da un lato lotta giustamente contro la corruzione nella sanità, ma dall’altro protegge indiscriminatamente chi ci lavora, in alcune regioni del Centro Sud con sprechi assurdi, incompetenza e pessimo livello di servizio, l’ineguaglianza della qualità del servizio sanitario pubblico tra alcune regioni del Nord e altre del Centro Sud è destinata ad aumentare, in particolare adesso che non si può ricorrere più alla spesa pubblica. La mancanza di meritocrazia ci ha resi più ineguali, nonostante la pretesa di essere una società basata sulla solidarietà. Ma è anche la principale causa della stagnazione economica degli ultimi 25 anni». Quindi Lorenzo Valleriani:«Io gli farei un applauso. Appena apre bocca il centro destra guadagna due punti percentuali. Vai Camillo non ti fermare».
Lo spirito goliardico è di scottò preannuncia una interessante campagna elettorale. Io però ho un domanda che mi pervade da anni. A volte non riesco a fare le cose basilari tipo mangiare, dormire, lavorare perché non riesco a trovare la risposta a questa mia domanda: ma ‘Gabriele Rossi Di Giulianova’ è il primo individuo ad avere come nome la sua città?
di Antonio Del Furbo