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Burevestnik, la super arma di Vladimir Putin

Burevestnik, la super arma di Vladimir Putin

Mosca nel suo arsenale ha almeno quattro ordigni strategici nucleari studiati per colpire in territorio nemico.

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Le super armi che secondo Vladimir Putin “nessuno dei nostri avversari ancora possiede”, esistono veramente. E non sono più un segreto.

L’esistenza delle Superoruzhie è stata svelata nel marzo 2018 durante un discorso al Parlamento dello stesso presidente russo. Almeno quattro di quelle superoruzhie sono armi strategiche. Ovvero armi dell’apocalisse studiate per colpire il nemico non sul campo di battaglia, ma sul suo stesso territorio infliggendogli un devastante olocausto nucleare. Si tratta di capire vedere però se il complesso industriale e militare russo sia in grado di passare dalla sperimentazione alla produzione in serie. Un limite ben evidente sul fronte ucraino dove non s’è visto un solo “T 14 Armata”, il carro armato di ultima generazione gioiello della tecnologia russa.

Burevestnik, la super arma russa

La più insidiosa, esclusiva e avveniristica, delle quattro armi strategiche che “nessun altro ancora possiede” è sicuramente il “Burevestnik”. È un missile da crociera a propulsione nucleare armato di testata atomica. Un’arma unica, capace non solo di volare raso terra evitando qualsiasi ostacolo ma anche di restare in volo per giorni, o addirittura settimane. Proprio queste caratteristiche gli sono valse l’appellativo Nato di “Skyfall”, ovvero di “caduto dal cielo”. Un appellativo che ben rende l’insidiosità di un missile non intercettabile, capace – grazie alla sua autonomia – di puntare sugli Usa. Seguendo una rotta antartica che gli consentirebbe di dribblare le difese missilistiche. Ma il prodigioso Burevestnik rischia di non diventare mai operativo.

Poseidon

Nella lista delle superoruzhie non manca “Poseidon”, un super drone sottomarino, dotato di testata da 100 megatoni, mosso da un propulsore nucleare. Una devastante torpedo foriera di uno scontro nucleare da apocalisse. Una volta messo in mare dalle coste settentrionali o da quelle dell’Artico il drone subacqueo potrebbe muovere sia verso l’Atlantico che il Pacifico. E da lì puntare su una metropoli costiera come New York o Los Angeles infliggendole un olocausto nucleare seguito da un devastante tsunami.

Avangarde

Meno misterioso, ma altrettanto minaccioso per le difese missilistiche americane è l’Avangarde, un missile dalle forme di navetta spaziale capace di raggiungere i limiti dell’atmosfera in groppa ad un missile intercontinentale e da lì planare sul bersaglio a 10/11mila chilometri all’ora. Un progetto che – a differenza di Poseidon e Skyfall – è già operativo e punta sull’entrata in servizio, entro il 2027, di una ventina di esemplari.

Tsirkon

Alle super armi svelate fin dal 2018 s’aggiunge il Tsirkon. Si tratta di un missile ipersonico anti-nave capace di raggiunge il limite dell’atmosfera e da lì scendere lungo una traiettoria semi-balistica centrando il bersaglio ad una velocità pari a nove volte quella del suono. Ma le superoruzhie per quanto terrificanti e minacciose sono anche il sintomo della preoccupazione con cui i vertici militari russi guardano, fin dai tempi dell’Unione Sovietica, alla superiorità tecnologica americana. Una superiorità che nei timori dei generali russi potrebbe consentire al Pentagono di eliminare in un’unica sortita tutte le testate strategiche di Mosca e i suoi centri di comando.

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