Non è ancora finita ma ci siamo vicini. Al suo posto arriveranno altre società che riscuoteranno per conto dei Comuni ma, pare, con metodi più ‘umani’.
Quindi per il ‘vessatore di Stato’ pare che i giorni siano quasi arrivati al termine. Al grido di ‘Mai più Equitalia’ i Comuni, in base ad una annunciata riforma del Governo Renzi, che vuole ricondurre l’operato della società nell’alveo della struttura dell’Agenzia delle entrate, abbandonando procedure intimidatorie e vessatorie per i piccoli debiti, faranno tutto da soli, o quasi. Tutti i Comuni d’Italia dovranno, entro il 15 giugno 2015, tagliare tutti i ponti con l’ente riscossore per nominarne un altro ‘fatto in casa’.
Dunque, un fisco decisamente più umano e vicino alle esigenze dei cittadini. Così c’è già chi, come il Comune di Padova, ha salutato Equitalia sostituendola con una società esterna e chi, come altri, si sta attrezzando con delle “commissioni di riscossione” con personale interno. Certo è che i contribuenti devono sempre fare i conti con le proroghe messe in campo dai vari governi che, come in questo caso, vuole favorire “il riordino della disciplina delle attività di gestione e riscossione delle entrate dei comuni, anche mediante istituzione di un consorzio.” In sostanza, quindi, ai Comuni serve tempo per adeguarsi e avere uno strumento di riscossione efficace. Speriamo solo che non sia per riportare tutto a com’era prima con Equitalia.
ZdO