Dunque, secondo Bill Gates dobbiamo prepararci a combattere l’insorgere delle malattie come ci prepariamo a combattere una qualsiasi evenienza.
Bill Gates. “Come un incendio rappresenterà un pericolo non soltanto per una casa, ma per una comunità intera, così le malattie infettive possono espandersi su una scala di gran lunga più grande. E con il Covid lo abbiamo imparato”.
Bill Gates in un editoriale sul New York Times spiega la sua visione per il futuro per la gestione delle nuove malattie. L’Oms tre anni fa definì pandemia il Covid-19 ammettendo il fallimento collettivo nella preparazione nei confronti delle pandemie, malgrado molteplici segnali di avvertimento. E, a quanto pare, si stanno commettendo gli stessi errori.
Global Health Emergency Corps che l’Oms
“Si tratta della compagine dei massimi responsabili delle emergenze sanitarie di tutto il mondo, che lavoreranno insieme per essere pronti per la prossima pandemia. L’Emergency Corps sta programmando di esercitarsi per intervenire in caso di focolaio. Queste esercitazioni garantiranno che tutti – governi, operatori sanitari, personale sanitario addetto al pronto intervento – sappiano esattamente cosa fare in presenza di un possibile focolaio”.
Il funzionamento
“Tra i compiti fondamentali di questa unità sarà passare rapidamente all’azione per fermare la diffusione dell’agente patogeno. La velocità d’intervento esige che i Paesi abbiano la capacità di condurre analisi su vasta scala per poter individuare prima possibile le eventuali minacce. Fondamentale è la vigilanza ambientale, per esempio con le analisi sulle reti fognarie, perché nei rifiuti organici umani possono comparire molti patogeni. Qualora il campione d’analisi su un prelievo fognario risultasse positivo, dovrebbe subito intervenire e dispiegarsi nell’area colpita una squadra di pronto intervento, incaricata di individuare chi è contagiato, realizzare un piano operativo e far partire le indispensabili istruzioni per insegnare alla collettività come prestare la massima attenzione e restare al sicuro dal contagio.
Quel che serve è un corpo formato da professionisti di ogni Paese e regione, e la comunità internazionale deve scoprire come retribuirli per il tempo che trascorrono preparandosi e reagendo alle minacce transnazionali.
L’Emergency Corps dovrà essere guidato dai responsabili delle agenzie sanitarie pubbliche nazionali e dai loro contatti. Perché è difficile per qualsiasi Paese impedire da solo che una malattia si diffonda. L’Emergency Corps si accerterà che i vari Paesi e i vari sistemi sanitari siano coordinati prima di un’emergenza, così che durante la crisi tutto funzioni benissimo. Conducendo esercitazioni e simulazioni, l’Emergency Corps scoprirà le aree in cui i Paesi e le autorità non sono pronti e aiuterà fin da subito a metterli in condizione di lavorare bene. È anche importante esercitarsi per vari tipi di patogeni diversi. Le malattie respiratorie umane sono molto preoccupanti, perché possono diffondersi rapidamente in tutto il globo. (Basti pensare a quanto velocemente si è diffuso il Covid.) Ma non sono l’unico pericolo.
Questo esigerà due cose: primo, dovranno prendervi parte i leader della sanità pubblica di tutti i Paesi. Secondo, è indispensabile che i Paesi più ricchi facciano un passo avanti e forniscano i finanziamenti per trasformare tutto questo in realtà”.