Il caso appare interessante e, al momento, non si capisce per quale motivo ci sia così tanto interesse intorno a una struttura di questo tipo.
L’idea della cordata d’imprenditori è di farne una struttura ricettiva. Ma, nel frattempo, è arrivato un esposto all’Anac, Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, presentato da un gruppo di parlamentari dem tra i quali Faraone, Bellanova, Marcucci e Morani. L’elemento centrale è il ruolo del sindaco di Bagheria Patrizio Cinque e della deputata Caterina Licatini.
L’ecomostro sul mare di Aspra è uno scheletro di cemento elevato negli anni Settanta in un tratto di costa incontaminat. Dopo anni di vicende giudiziarie è stato venduto all’asta alla società “Nuova Poseidonia”. A far parte della cordata i principali esponenti del Movimento 5 stelle di Bagheria che da quattro anni amministrano il Comune alle porte di Palermo.
Le quote di Poseidonia
Caterina Licatini, componente della commissione Ambiente della Camera, possiede il 7 per cento della società. Poi c’è il marito Liborio Toia con il 13 per cento, il sindaco Patrizio Cinque con un altro 13 per cento, Angela Coffaro, compagna di un attivista del Movimento con il 34 per cento e Federica Salerno con il restante 33 per cento.
“Si tratta di un progetto di riqualificazione che può finalmente migliorare tutto quel tratto di costa” assicura la deputata Licatini. E aggiunge:“L’immobile non è abusivo, se non in una piccola parte che sarà abbattuta. Comunque io ho deciso di fare questo investimento per i miei figli ben prima di essere eletta e, quindi, per evitare polemiche, lascierò la mia quota. Non voglio alcuna strumentalizzazione. Penso comunque che il progetto sia valido e sia un’occasione di sviluppo della zona”.
Dunque, l’ecomostro rimarrà lì per essere riqualificato. Ma in che modo? Non si sa.
Ci sarebbe, nella vicenda, un grave conflitto d’interesse secondo gli accusatori. Verdi e Partito democratico hanno preso di mira tutto l’iter che ha portato all’acquisto del bene all’asta giudiziaria con l’obiettivo di farne una “struttura ricettiva”. Ma ci sono alcuni nodi da sciogliere. Ad esempio la decisione del sindaco che in data 5 maggio 2017 nomina Licatini alla guida della nuova società municipalizzata del Comune di Bagheria. Il 12 maggio viene messa alla luce la società Nuova Poseidonia e il 17 maggio questa srl si aggiudica all’asta l’ecomostro di Aspra con un’offerta di 225 mila euro.
Gli ex proprietari della struttura hanno presentato una richiesta di sanatoria al Comune di Bagheria per alcuni piani che sarebbero stati costruiti dopo il 1976 e quindi abusivi perché a ridosso del mare in un’area di inedificabilità assoluta. Stranamente la pratica di sanatoria è ancora aperta e non si è conclusa. “Gli uffici, guidati dalla dirigente nominata dallo stesso Cinque, devono vagliare non solo la casa del sindaco, sulla quale pende una richiesta di sanatoria, ma anche questa struttura che abbiamo adesso scoperto essere diventata di proprietà pure di Cinque”, spiega Orazio Amenta, segretario del Pd a Bagheria.
Angelo Bonelli, esponente dei Verdi, ha presentato un esposto in procura anche sulla vicenda del regolamento sull’abusivismo approvato dalla giunta comunale di Bagheria il 18 maggio 2017. Regolamento che, secondo Bonelli, potrebbe riguardare anche l’immobile di Aspra.