La Corte di Cassazione vieta – con una sentenza – di nascondere gli autovelox alla vista degli automobilisti, auto civetta comprese. Lo strumento deve sempre essere chiaramente visibile, non basta il cartello di avviso.
L’ordinanza dello scorso 8 febbraio chiarisce che l’autovelox deve essere chiaramente in vista. Anche le postazioni di controllo devono essere sottoposte alla stessa regola, quindi sono fuorilegge quelli imboscati. Stesso criterio viene esteso alle auto civetta utilizzate dalla polizia stradale e dai vigili urbani per lo svolgimento dei vari servizi. Addio, dunque, agli autovelox piazzati dietro a un cespuglio o al guardrail, ma anche a quelli celati nelle auto. Non si possono fotografare di nascosto gli automobilisti, né tendere loro delle trappole. In caso contrario la multa è nulla.
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La decisione della Corte di Cassazione annulla la sentenza del Tribunale di Caltanissetta (in data 15 novembre 2015) dove di sosteneva che: “La pattuglia della polizia che fa i controlli su strada mediante autovelox può essere nascosta e non visibile, così come nascosto può essere lo stesso autovelox: l’importante è che, prima della postazione, ci sia il cartello stradale che avvisa gli automobilisti della presenza di controlli elettronici della velocità. Pertanto, se l’automobilista colleziona una multa per eccesso di velocità perché “pizzicato” dall’auto della polizia nascosta tra i cespugli o dietro le siepi, ai margini della carreggiata, il verbale è ugualmente valido e non può essere contestato.”
Il passo in avanti
La brutta abitudine delle amministrazioni locali di fare casa, quindi, dovrebbe ora terminare. Sanzioni sempre esagerate e doppiamente gravi perché spesso elevate in posti trabocchetto e quasi mai in punti davvero pericolosi per la circolazione. Nascondersi dietro una casa, magari lungo un rettilineo dove inspiegabilmente esiste un limite molto basso, significa applicare una contravvenzione che per i meno abbienti può costare un cappotto per i bambini. Superare i limiti di velocità, di poco, significa rischiare una multa che va dai 42 ai 173 euro, qualora lo scarto sia di non più di 10 Km/h. Se tale soglia va da 10 a 40 Km/h oltre il limite consentito, la multa pecuniaria può andare da 173 a 695 euro.